Dopo aver letto il suo libro fui colto dall’immediata curiosità di incontrare quell’uomo che da quanto scritto su quelle pagine sarebbe rimasto 18 mesi con un branco di lupi e come faccio sempre, senza pensarci troppo, mi organizzai per andare sul posto e verificare di persona.
Incontrare Shaun Ellis in privato non fu così facile, i lupi sono ormai diventati il suo business e la sua “tariffa” per incontrarlo per un giorno intero di insegnamento teorico e pratico su tutto ciò che lui ha sperimentato con i lupi, è molto elevata, meno male che un mio caro amico londinese contribuì alla spesa. Devo però dire che per chi ha la mia stessa passione per il predatore selvatico può comunque valerne la pena perché Shaun è una persona molto carismatica, anche se poi arrivati laggiù si ha la stessa sensazione di entrare in uno zoo, in quanto gli animali vivono detenuti in recinzioni molto piccole rispetto a quella che sarebbe la loro reale esigenza di spazio e le loro abitudini sono ormai molto differenti da quelle dei veri lupi che vivono nelle foreste.
Shaun vive in un piccolo paesino del North Devon, un po’ in una tenda indiana all’interno di un camping locale e adiacente alle recinzioni dove si trova il suo branco di lupi e un po’ in un appartamento situato nello stesso paese. Il suo branco di lupi è composto da una decina di soggetti, che lui considera da anni la sua principale famiglia, oltre alla giovane compagna Isla, diventata anche la sua efficiente manager a tempo pieno. Una parte di questi lupi li ha allevati lui da piccoli e quindi li utilizza per il suo “spettacolo” dove lui si esibisce in ogni sorta di atteggiamento: gli ringhia, li sottomette, si sottomette lui a loro, si rotola nel fango, etc.., alcuni sono invece in altre recinzioni dove però non li ho mai visti avere nessun contatto con lui.
Appena arrivati presso il suo Wolf Centre, una stanzetta utilizzata per incontrare chi desidera approfondire la cultura sui lupi, lo abbiamo subito individuato mentre stava scendendo da una stradina che conduce ad un gruppo di case che stanno a ridosso di un piccolo promontorio adiacente. E’ impossibile non riconoscerlo immediatamente vista la sua folta chioma bionda, ormai leggermente ingrigita dall’età e la sua barba incolta dalla quale spicca un simpatico sorriso smagliante. L’età gli ha ormai regalato una ventina di chili in più a quanto si vede nei filmati di repertorio, da un lato può sembrare una delusione, specialmente per il pubblico femminile, ma dall’altro anche questo può avere il suo fascino.
Quattro parole di presentazione e siamo subito entrati nel vivo dell’argomento: chi sono realmente i lupi e come vivono in branco, praticamente diversi da cosa avevo letto su molti libri.
Devo dire che parecchie cose imparate in quell’incontro non le avevo mai sentite prima mentre sui cani alcuni argomenti li avevo già sperimentati di persona constatando che funzionavano bene, adesso che lui me li ha anche spiegati paragonandoli al predatore selvatico sono ancora più motivato a proseguire sulla mia strada che molti considerano “cinofilia alternativa”.
Shaun è stato per un po’ di tempo una star televisiva inglese, promossa da Natural Geographic Channel ed Animal Planet anche se oggi si dedica specialmente ai suoi corsi formativi indirizzati a chi ha la passione per questo animale selvatico o ha un semplice cane da passeggio.
Avendomi spiegato in mattinata come si cibano i lupi dopo la caccia e quali parti della preda scelgono in base alla loro gerarchia sociale, non ha poi esitato a condurmi dal recinto dove vivono ed entrare con un vitello appena ucciso e a buttarsi nel fango come fosse anch’egli un animale di quel branco. Molto interessante!
E’ stata un’esperienza costosa ma piacevole, il lupo è un animale che mi affascina molto e quindi ho imparato volentieri tutto quanto lui mi ha spiegato. Con i lupi che lui ha cresciuto fin da piccoli, Shaun Ellis ha un rapporto molto confidenziale quasi come fossero dei suoi cagnolini e credo che siano stati proprio loro ad insegnargli molte cose durante la crescita in quelle recinzioni.
Nessuno non potrà mai sapere cosa accadde in quei 18 mesi che lui sostiene di aver passato in una foresta americana con un branco di lupi veri allo stato selvaggio. Lui dice di aver avuto la fortuna ed il privilegio di essere stato accettato come uno di loro, ma purtroppo era solo e non esistono testimonianze dirette né una sola fotografia di quella sua esperienza che possa confermarne la certezza, bisogna obbligatoriamente credere alle sue parole, cosa che molti biologi e ricercatori non hanno mai fatto fino ad ora e sinceramente non tocca me dire chi abbia ragione.
Per me è bastata l’esperienza di incontrare i suoi lupi in quelle recinzioni, la prima volta solo da fuori le gabbie mentre la seconda, grazie alla sua disponibilità, ho potuto entrare con lui, cosa che avviene molto di rado.
Trovarsi a stretto contatto con i lupi e seguire la procedura consigliata da Shaun, ovvero mettersi in modo disarmato a loro completa disposizione, non è stata un’emozione da poco, ho avuto realmente paura ma ho anche tratto da quell’esperienza molte informazioni dirette dall’animale che si possono percepire solo in simili occasioni. Nulla a che vedere con quanto si può imparare sui libri.
Come esperto di lupi, a me Shaun Ellis piace molto perché, indipendentemente se visse o meno per 18 mesi in quel branco allo stato selvaggio, rimane comunque il fatto che, ormai da anni, lui si occupa tutti i giorni personalmente di quelli presenti nelle recinzioni di Combe Martin e come ogni mattina io pulisco e somministro il cibo ai miei cani da guardia, lui lo fa con i suoi animali. Non credo che ormai gli possa mancare una buona conoscenza in quel campo.
Come cinofilo non saprei cosa dire in quanto occupandomi solo di cani da guardia sono sempre stato molto contrario ad ogni tipo di addestramento, i pastori non lo fecero mai per millenni ed io preferisco seguire quanto viene dalla loro esperienza.
Oggi Shaun Ellis si rivolge invece specialmente a chi vive il suo cane in città, magari chiuso in appartamento e quindi ha la necessità di insegnargli il “seduto”, “terra” e “resta” premiando poi l’animale con il solito bocconcino di carne, quindi nulla di nuovo. Io ho frequentato per anni e conosco tutt’oggi nel nostro paese molti addestratori altrettanto bravi come lui a farsi ascoltare dal cane, ma non credo sia questo che si debba cercare da un uomo con il suo trascorso con i lupi.
Shaun Ellis sarà invece la persona giusta per rispondervi ad ogni domanda che vi verrà in mente sul predatore selvatico e magari, se insistete un po’, farà entrare anche voi nelle gabbie, come ha fatto con me.
ECCO IL REPORTAGE SUL MIO CONTATTO DIRETTO CON I LUPI DI SHAUN ELLIS
Io e Shaun Ellis: la mia prima interazione con i suoi lupi (1a Parte – VIDEO)
Io e Shaun Ellis: la mia prima interazione con i suoi lupi (2a Parte – VIDEO)
Io e Shaun Ellis: la mia prima interazione con i suoi lupi (3a Parte – 3 VIDEO)
Io e Shaun Ellis: la mia prima interazione con i suoi lupi (4a ed ULTIMA Parte - VIDEO)
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SHAUN ELLIS A CASA MIA
SHAUN ELLIS a casa mia in visita al "TURKMENO" - I Test con i miei cani da guardia