Quando incontrai per la prima volta Shaun Ellis, in Inghilterra, forse nessuno dei due si immaginava che potesse nascere un'amicizia: lui l’uomo che parla con i lupi ed io un allevatore di cani da pastore, praticamente agli antipodi..!
Ricordo che dopo averlo visto ad interagire con il suo branco di lupi, nella recinzione nel North Devon, la prima cosa che mi venne in mente fu questa: “ Chissà come se la saprebbe cavare con i miei cani da guardia, riuscirebbe forse ad imbonirli con la sua esperienza in comunicazione animale?”.
Sapevo che la scommessa sarebbe stata ambiziosa, ma nello stesso tempo avevo la profonda sensazione che avrei imparato qualcosa di nuovo e di veramente importante per la selezione del MIO cane da pastore dell’Asia centrale.
Nonostante sia già stato molte volte in Asia centrale ed abbia ormai imparato molto bene a distinguere un vero pastore medio-asiatico, autentico e di matrice aborigena, da un moderno “vitellone” di nuova generazione, le esposizioni di bellezza non mi sono mai interessate e non credo mi interesseranno mai.
Posso solo dire che la maggior parte dei cani che oggi vincono alle Expo qui in occidente sono ormai molto lontani da ciò che si possa incontrare laggiù fra i pastori locali ed in merito a questo ho scritto il mio 3° libro intitolato “I CANI ABORIGENI DELL’ASIA CENTRALE”, con più di 170 fotografie a colori di soggetti ripresi nel loro habitat naturale. Opera dedicata specialmente a chi voglia aprire gli occhi sulla razza, lasciando da parte le semplici fantasie reperibili sul web. Se avessi mai desiderato essere competitivo in esposizione, con quello che ho già speso nelle mie ricerche sulle origini di questo animale, avrei potuto riempire il mio allevamento dei più importanti campioni di bellezza esistenti al mondo, visti anche i personali rapporti d’amicizia che intrattengo da anni con i vari “guru” della razza che vivono in Asia centrale. Ma questo non è mai stato il mio obiettivo e chiunque mi conosca sa benissimo che ho sempre impiegato tutte le mie energie per selezionare dei veri guardiani affidabili da inserire nelle famiglie come coadiuvanti alla loro sicurezza.
Era quindi una mia grande curiosità vedere come se la sarebbero cavata le mie “bestiole” con un estraneo, ..direi un po’ particolare!!
Sarebbe forse riuscito a farseli amici con le sue tecniche di sottomissione e i suoi mugolii utilizzati per comunicare con i lupi?
Sulla predisposizione alla guardia dei miei cani non credo ci sia ormai altro da aggiungere, chiunque abbia già fatto visita al mio allevamento è oggi la più grande testimonianza diretta della loro efficacia, così come anche della loro affidabilità con i miei familiari.
Ma un conto è l’estraneo che può involontariamente destare sospetti con degli atteggiamenti spontanei, ben diverso è chi avrebbe cercato, come Shaun Ellis, di utilizzare tutta la sua esperienza per farseli amici.
A dire il vero avevo un po’ di paura nel sottoporli a questa difficile prova ma ero sicuro che avrei imparato qualcosa di molto utile per la mia selezione, indipendentemente da quale fosse stata la loro reazione. Detesto vivere coi dubbi che mi assillano o di semplice fantasia!
Si è trattato invece di un’esperienza cinofila molto entusiasmante e di inestimabile valore, dopo la prova Shaun era entusiasta e mi ha dato alcune dritte che oggi faranno anch’esse parte del mio bagaglio professionale.
Shaun, la sua compagna biologa ricercatrice ed io, eravamo già stati all’alba sulle vicine montagne ad “ululare” ai lupi e contro tutte le previsioni, i selvatici avevano risposto ai loro richiami, facendomi letteralmente accapponare la pelle dall’emozione.
I cani che ho potuto sottoporre a questo test sono stati: Burka, il giovane Skorpion, Taleban, Tundra, Tejen ed Annibal. Iran era in monta con Neera e Kayman nel recinto vicino a Orsa anch’essa in calore.
I risultati emersi dal test, che potrete ammirare nei filmati allegati qui in basso, oggi rappresentano per me una grande conferma al mio lavoro di selezione sul cane da guardia che porto avanti ormai da anni, con la mia convinzione che: un conto è il cane da pastore al suo stato puro (può anche rivelarsi un buon guardiano della proprietà ma ciò è spesso un’eccezione difficilmente prevedibile in anticipo), ben diverso è il cane selezionato appositamente per il lavoro di guardia, dopo un susseguirsi di generazioni.
Nonostante fosse il più giovane, uno dei migliori è stato Skorpion, figlio di Burka e di Annibal dopo alcune generazioni di selezione.
Il primo posto va assegnato sicuramente a Tundra, anch’essa figlia di Burka e prima discendente di Kimè. Anche Taleban ha dimostrato una grande diffidenza e determinazione nel suo lavoro di guardiano. Ottima prova anche per Tejen. Burka è stata eccellente, ma su di lei non avevo dubbi. Ottimo è anche stato il comportamento di Annibal ma, nonostante sia partito con la sua grande irruenza di sempre, non appena Ellis si è sottomesso, lui stava per cedere, cosa che Shaun gli ha intelligentemente impedito.
Cosa significa questo?
Che la selezione generazionale è assolutamente fondamentale per la certezza dei risultati caratteriali! Al contrario di quanto continuano a sostenere molti per semplice comodità.
Annibal è un gran cane da guardia, sta dando eccellenti risultati in riproduzione ma è ancora con marcata matrice di cane da pastore allo stato naturale. Nonostante fosse il migliore di tutti i suoi fratelli, la sua attuale motivazione a difendere il territorio si sta rilevando comunque più contenuta di quella di suo figlio Skorpion che possiede nel sangue già il 50% della madre Burka, indiscutibilmente la migliore caratterialmente di tutte le altre sorelle, figlia di un’ottima femmina da guardia e di un padre che si è sempre dimostrato fra migliori della sua cucciolata d’origine.
Quando sento le persone che stanno cercando un cane da pastore dell’Asia centrale qualsiasi, possibilmente reperibile al minor prezzo, per impiegare come guardiano del suo territorio, mi viene da sorridere e penso a quanti ne ho acquistati io negli anni, pagati anche cari, ma successivamente regalati in quanto i risultati che desideravo non arrivarono mai.
Purtroppo continua ancora, fra la gente, la convinzione che i soggetti di una stessa razza possano avere tutti le stesse caratteristiche e capacità, mentre non vi è nulla di più falso. Sapete quanti cani aborigeni, autentici come nessun altro, io ho incontrato nel deserto del Turkmenistan ed accarezzato nonostante non mi avessero mai visto prima? Loro erano degli ottimi cani da pastore, allo stato originale, nati per proteggere le pecore dai predatori ma non necessariamente dotati della qualità di saper difendere la proprietà dallo sconosciuto.
Per me, la visita di Shau Ellis al mio allevamento è stata un’esperienza molto istruttiva e prima che ripartisse per l’Inghilterra gli ho chiesto, con il mio povero inglese, le sue impressioni sui miei cani, lui mi ha risposto con alcune frasi che io ho capito solo in parte, allora gli ho dato un foglio e gli ho detto: “Scrivi qui cosa mi vuoi dire, poi me lo farò tradurre!”.
Questa è la lettera che mi ha lasciato, tradotta in italiano:
“Dopo aver vissuto con i lupi per molti anni, pochissimi cani domestici potevano ancora rappresentare molta sorpresa per me, fino a quando questa mattina ho visitato la casa del mio amico Ezio. Siamo arrivati all’1,30 di mattina, nell’oscurità, si poteva solo sentire un potente verso che salutava me e mia moglie Isla. Ma anche il verso potente di queste creature non poteva prepararmi all’incontro con i cani da pastore dell’Asia centrale aborigeni. Il più bello, intelligente, potente animale che avessi visto in tanto tempo. I pochi momenti che io ho trascorso in loro compagnia rimarranno memorizzati nel mio cuore per sempre. Grazie per questo meraviglioso regalo, amico mio. Shaun”.
Grazie a te per queste belle parole, Shaun!
Eccovi i filmati:
Burka, Skorpion, Taleban, Tundra, Tejen e Annibal.
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