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ZURAB: ..quando la genetica fa la differenza!
Il giorno che consegnai ZURAB ai suoi attuali proprietari era un cucciolo di soli 2 mesi e loro non erano alla prima esperienza con i miei cani, in quanto ne possedevano già una coppia di prima scelta caratteriale.
L’esigenza di avere validi cani da guardia in giardino era sopraggiunta dopo il trasferimento in una bella villa vista mare, situata nell’entroterra ligure fra la pace degli ulivi.
Erano tutti molto entusiasti di quella scelta di vita, tranne la moglie che, dovendo rimanere ogni sera da sola con i bambini in quella casa isolata, viveva con il terrore (reale) che qualche malintenzionato potesse entrare all’improvviso nella proprietà.
Quando liberai il piccolo ZURAB dal trasportino, i suoi futuri proprietari mi guardarono un po' perplessi e mi domandarono: “Ma sei sicuro che lui verrà forte come Ogan?”.
Ogan era il maschio che possedevano già, ottimo cane da guardia, figlio di un accoppiamento che avevo fatto fra Burka ed un maschio ucraino, piuttosto molossoide. Loro non avevano mai avuto un cane così protettivo e stentavano a credere che potesse esisterne qualcuno di simile. Chi non "mastica" di cinofilia crede che trovare un cane buono sia solo questione di fortuna e nulla più.
Io gli risposi con un sorriso: ”Zurab verrà ancora molto meglio di Ogan, inoltre lui è un figlio di Kimè”.
Infatti era nato dall’unico accoppiamento che mi fu possibile fra Burka e il grande guerriero, oggi scomparso da circa un anno e mezzo.
I miei amici non vollero contraddirmi, in quanto fino a quel momento avevo sempre mantenuto le mie promesse, ma io notai un po’ d'incredulità sui loro volti, ....poi si pranzò in allegria ed io ritornai a casa la sera.
Gli bastò meno di un anno per capire che il secondo arrivato non scherzava per nulla e che sarebbe diventato senza dubbi il cane che avevo previsto.
Fu proprio con il nascere di quella cucciolata che io intuii, senza alcun dubbio, che la strada intrapresa mi avrebbe portato grandi risultati caratteriali nella selezione dei miei cani da guardia.
Alcune linee di sangue ormai considerate superate dalla maggior parte degli attuali allevatori, in quanto poco conformi agli ultimi standard morfologici imposti dai russi, riproducevano soggetti ad altissimo livello funzionale: come i vecchi cani da pastore di un tempo. Soggetti molto affettuosi con i proprietari, di estrema riluttanza agli estranei, di ottima salute ed incredibile rusticità.
Per me fu molto facile farne il paragone in quanto allora li possedevo entrambi.
Provai prima l’accoppiamento di Burka con un maschio ucraino molto molossoide e successivamente con Kimè che, sotto il suo folto pelo lungo, era dotato di una struttura fisica molto simile al mio Annibal attuale.
I risultati furono sorprendenti: la stessa fattrice Burka, ormai conosciuta da tutti per il suo impareggiabile carattere, aveva dimezzato il temperamento dei suoi cuccioli se accoppiata con il più molossoide, mentre lo aveva esaltato con il grande Kimè appartenente ad una vecchia linea di sangue molto più slanciata. La stessa cosa avvenne poi successivamente con altri maschi tipo Annibal da cui nacque il mitico Skorpion.
Se penso alla differenza fra il maschio ucraino e il grande Kimè, non posso dimenticare quando alcuni addestratori mi proposero di testarli entrambi. Allora ero ancora suscettibile alle sfide ed quindi accettai, il maschio ucraino sembrava una belva scatenata mentre Kimè rimaneva impassibile a guardare l’addestratore che gli volteggiava nei dintorni, non appena lo ebbe a portata di morso, lo afferrò e non lo mollò più fin quando lui non dovette spogliarsi e lasciargli la tuta protettiva fra le fauci. Poi provò con la pistola e per ben 8 volte Kimè tentò di addentargliela durante gli spari, ovviamente a salve.
Nonostante anche l’altro maschio si dimostrò abbastanza coraggioso, fece però una magra figura nei confronti della sicurezza ostentata dal “grande guerriero”.
Ed io capii che non dovevo più fare retta a quanto scritto sui libri e riviste, era arrivato il momento di continuare da solo per la mia strada in salita.
Oggi mi viene da sorridere quando vedo chi per anni ha sostenuto che i loro pachidermi erano autentici cani da Pastore dell’Asia centrale e che sarebbero stati imbattibili nella guardia, ad introdurre in allevamento qualche “piccolo” soggetto aborigeno proveniente dai pascoli dell’Asia centrale, alto poco più della metà di uno russo, ...quasi come per dare un colpo di spugna al passato.
Ma quelli erano gli stessi cani con i quali lavoravo io molti anni fa!
Con la differenza che non mi accontentai mai del fatto che fossero solo di origine aborigena, bensì li scelsi sempre solo se erano anche ottimi guardiani. I pascoli medio-asiatici straripano di cani aborigeni, eccezionali per la protezione delle pecore, ma senza il minimo istinto per la guardia sull’uomo.
Per anni molti si chiesero dove volevo arrivare con le mie "brutte ciofeche” che non avrebbero manco preso il premio di consolazione alle esposizioni di bellezza.
Volevo arrivare qui, cari amici! Ovvero produrre cani che amassero il loro padrone più di se stessi senza permettere a nessun estraneo di osare nemmeno ad avvicinarsi alla proprietà. E ci sono riuscito.
ZURAB è solo uno dei tanti esempi che pubblico ogni settimana.
Non lo vedevo da tempo e la sua attuale reattività ha stupito anche me, il suo comportamento mi ha fatto pensare che nonostante fosse nato il più piccolo della cucciolata, sarebbe sicuramente diventato l’”alfa” del branco.
Non appena mi avvicinai iniziò a ringhiarmi con il tipico risucchio del lupo selvatico senza però scagliarsi subito contro la recinzione, ma quando lo fece non pensò più alla sua incolumità e si ruppe un dente nell’impatto contro la griglia del suo box, cosa che mi fece subito allontanare per evitargli altri danni.
Non è facile incontrare cani di quel temperamento, come sarebbe superfluo dire che dopo un minuto era già fra le braccia del suo padrone per farsi coccolare con estremo piacere.
I suoi proprietari mi hanno ripetuto più volte sbalorditi che mentre ZURAB non perde mai l'occasione di avvicinarsi alla gabbia dell'altro maschio, molto più possente disicamente, per marcare il territorio, non avviene mai il contrario. Il maschio più molossoide evita completamente di avvicinarsi alla parte dove sono situati i recinti di ZURAB e non osa mai sfidarlo con un ringhio, nonostante sia più vecchio di oltre un anno.
Sarà solo un caso ma anche lui è un figlio di Kimé come Leon, Kabul, Tejen, Tundra ed il vecchio Iran (da madre diversa) che a circa 12 anni intimorisce ancora chiunque si avvicini alla sua recinzione. IRAN ha sempre dormito sotto le stelle con ogni intemperie e mai bevuto acqua se non rovesciata in terra a mo di pozzanghera. Se non è aborigeno quello!
Cliccare QUI per vedere il filmato di ZURAB.
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