IL CANE PASTORE TURKMENO
sikurt - sicurezza abitativa anticrimine
 
09/01/2013 - STORIE VERE SUI CANI DA GUARDIA (Video 1)



INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE

IL TURKMENO - www.pastoredellasiacentrale.com - 349 33 35 668

KARAK : ...un GRANDE cane da guardia all’ombra del fratello!

Quando ero molto più giovane, insegnavo arti marziali in alcune palestre del cuneese per pagarmi gli studi universitari. Fra gli allievi avevo due ragazzini che oggi avranno circa 40 anni e saranno ormai sposati con figli. Allora frequentavano ancora la scuola elementare ma voi non potete immaginare quanto fossero già abili nel karate. Sembravano due ometti in miniatura, capelli molto corti e uno sguardo così serio da mettere in soggezione anche un adulto per la loro determinazione. Non credo sarebbe stato tanto facile per una persona qualsiasi riuscire a sopraffarli con la sola forza fisica.

Quando li portavo alle gare vincevano sempre, il pubblico si fermava per osservarli in silenzio, loro ce la mettevano tutta e anche se erano fratelli volevano primeggiare uno sull’altro ma finiva sempre che il più piccolo, per poco, era quello che non riusciva mai a salire sul primo posto del podio.

Ogni volta erano pianti di disperazione in quanto il secondo non si rassegnava a perdere contro il fratello, tanto che dovevo trovare sempre nuovi argomenti per poterlo consolare. Ma la situazione non cambiava, anzi quando i due s’incontravano nelle prime fasi delle eliminatorie, il più grande dopo la vittoria correva dritto verso il podio, mentre l’altro veniva eliminato subito dal torneo.

Eppure se l’”eterno secondo” non avesse avuto quel fratello, l’unico capace di batterlo, sarebbe diventato lui il più famoso, perchè era altamente superiore ad ogni altro ragazzino di quell’età.

La competizione continuava poi a casa, a volte i due litigavano e si scontravano duramente dopo essersi provocati a parole in quanto uno si sentiva più forte dell’altro, tanto che un giorno la famiglia, per risolvere il problema, decise di fargli praticare ad entrambi uno sport di squadra e meno competitivo. E le arti marziali persero sicuramente due futuri campioni, poichè non ricordo di aver incontrato successivamente altri due ragazzini con la loro stessa innata predisposizione.

 

KARAK nacque circa cinque anni fa presso una coppia di miei amici ungheresi, allevatori di cavalli, pecore e capre, oltre ad essere buoni esperti di cani da pastore dell’Asia centrale (prevalentemente selezionati per la protezione dei greggi).

 

Molti sanno infatti che i migliori “cani da lupi” che oggi sorvegliano le pecore in Transilvania, provengono in gran parte dalle loro linee di sangue. Uno dei maschi più famosi che è presente oggi in quella zona si chiama Kuruk, ed appartiene all’ex-proprietario del mio Kayman. Si tratta di un cane da lavoro non particolarmente aggressivo ma con una forza, agilità e dominanza assolutamente superiori alla media. L’ho visto più volte in quelle terre a sottomettere in pochi secondi altri pastori dell’Asia centrale, dotati di un fisico quasi il doppio del suo. Anche se gli avversari si dimostrano inizialmente molto aggressivi, determinati e ruggiscono come dei leoni, fin quando trattenuti al guinzaglio dai loro proprietari, non appena entrano in contatto con lui si arrendono in pochi secondi e si buttano a terra, in segno di totale sottomissione. Lui è invece solito salirgli sopra con le quattro zampe o addirittura coricarsi su di loro che rimangono assolutamente immobili senza reagire.

Kuruk è un figlio di un cane di quei miei amici ungheresi, (fra l’altro fratello del padre di quello che fu il mio mitico Zar), accoppiato con una femmina tutta nera, molto forte e di assolute fattezze aborigene.

 

KARAK viene da quelle realtà ed è un cane molto interessante, sia sotto il profilo caratteriale che per la sua morfologia, molto simile a quanto s’incontra spesso fra i pascoli dell’Asia centrale. E’ dotato di grande agilità e potenza, oltre a possedere un esemplare equilibrio che lo porta a comportarsi con i suoi padroni come fosse un semplice cane da compagnia.

 

Quando lo vidi la prima volta con i suoi fratellini, in un artigianale recinto costruito in quella cascina dispersa fra una dimenticata steppa ungherese, era già il più bello della cucciolata.

 

KARAK è il secondo partendo da sinistra, alla sua destra la mia Neera e Annibal.

 

 

Io conoscevo ormai da tempo le performance del padre di KARAK, un soggetto che non temeva nulla, né animali né persone e pur essendo un vero “agnello” in famiglia, non esitava a scontrarsi duramente contro chiunque volesse introdursi nella loro proprietà.

 

Laggiù esistono realtà molto diverse dalle nostre, dove agli animali non sono riservati molti privilegi. Non posso dire che quei miei amici non vogliono bene ai loro cani, anzi a volte è commovente vedere come  se ne prendono cura, ma non possono fare più di tanto in quanto non dispongono di molto altro nemmeno per loro. Vivono alla giornata e in base a quanto possano essere i proventi di un’attività agricola molto povera. La proprietà non è completamente recintata e quindi spesso tutti i cani passano lunghi periodi legati alle catene, non hanno riparo che non sotto gli alberi e spesso sono costretti a scavarsi una profonda tana per poter godere di un riparo alle intemperie. Il periodo peggiore non è mai l’inverno con la neve ed il gelo, bensì l’autunno che vede quelle zone con lunghi periodi di pioggia in cui gli animali sono costretti a rimanere a mollo per intere settimane. Praticamente come fu sempre per gli autentici cani da pecore.

 

Mi ero recato da loro perché avevo ricevuto l’incarico da un mio cliente di trovargli un SUPER cane da guardia maschio in un momento che io non avevo cucciolate. Avevo dormito la notte a casa di una signora che mi ospitò in un abitazione quasi adiacente a quella fattoria e di buon ora, assicurandomi che tutti i cani adulti fossero legati alla loro catena, mi ero introdotto ancora prima dell’alba a vedere come reagiva la cucciolata che era chiusa in piccolo recinto costruito a ridosso di un magazzino di rudimentali attrezzi agricoli.

 

Solo uno partì ad abbaiare immediatamente, continuando poi con insistenza fin quando non me ne andai nella poca luce presente in quel momento, lo individuai appena per una riga bianca asimmetrica che aveva sulla testa che non era presente in nessuno degli altri fratelli. E quando la giornata si schiarì mi accorsi di aver scelto il più brutto in assoluto, aveva il pelo arruffato, un tartufo completamente rosa ed una maschera come non avevo mai visto prima: si trattava di Annibal, il mio attuale fuoriclasse!

 

Ricordo che notai subito anche KARAK per la sua bellezza e la sua compostezza con cui mi scrutava in ogni movimento e tutto mi fece presagire che di lì a poco anche lui avrebbe emesso i primi abbai. Ma il mio “mandato” era quello di trovare innanzitutto un cane di prima scelta caratteriale e non di badare a troppi dettagli estetici. Non mancai comunque di chiamare il mio cliente avvisandolo che il cucciolo che avrei portato a casa era molto forte ma non sicuramente dei più belli. (Poi il destino volle che fortunatamente Annibal tornasse al Turkmeno ed oggi, sarà perché con noi è un cane speciale, lo vediamo bellissimo!).

 

Ritornato a casa con il cucciolo che dovevo consegnare al suo nuovo proprietario, mi pentii di non aver preso anche quell’altro maschietto che era KARAK ed allora mi accordai per una consegna a metà strada dove lo ritirai con altre due sorelle.

 

Dopo meno di una settimana KARAK si faceva già notare per il suo carattere di giovane guardiano ma ancor di più per la sua sicurezza con cui si lasciava condurre al guinzaglio. Decisi di non tenerlo per me solo perché scelsi di puntare su una sorella, visto che era di un sangue diverso da quello di Burka, che oggi è la mia Neera, una buona fattrice.

 

Dalla persona che cedetti KARAK mi feci assicurare che avrei potuto disporlo per le monte e glielo diedi molto volentieri per l’immenso giardino in cui sarebbe andato ad abitare.

 

Dopo un po’ di mesi entrai in possesso del mio attuale Annibal: una vera esplosione della natura, un guardiano con caratteristiche uniche, potente come un giaguaro, veloce come una gazzella e con un udito ed un fiuto ai livelli di un lupo. Già ad un anno era capace di performance mai viste prima in tutta la mia vita.

 

Annibal iniziò molto presto a dimostrare la sua “esplosione” caratteriale.

 

 

Come pubblicai il filmato di Annibal ad un anno d’età, la famiglia che a cui avevo dato KARAK incominciò a nutrire qualche dubbio sul fatto che anche il loro cucciolone sarebbe potuto diventare il guardiano che le avevo promesso. I figli mi chiamarono più volte manifestandomi alcune perplessità, vedendo appunto la differenza che c’era allora fra il comportamento del loro cane e quello di Annibal che era il fratello della stessa cucciolata. Tant’è che un giorno decisi di andare appositamente sul posto per dimostrare loro che anche KARAK aveva tutti i numeri per diventare un grande guardiano, ma che non poteva ancora essere paragonato al fratello  vista la sua eccezionale precocità.

 

La stessa cosa mi sta capitando oggi con i miei Masai e Skorpion, entrambe figli di Burka x Annibal. Masai è un ottimo cucciolone di cane da guardia che si sta già interessando molto alla custodia del territorio ma, nonostante la sua eccellente dominanza e rare doti di capobranco, sta maturando lentamente secondo i canoni normali, Skorpion invece mordeva già come un “coccodirillo” quando aveva solo 8/9 mesi, nonostante continuasse a dimostrarsi un cane completamente immaturo sotto altri aspetti comportamentali.

 

La maturità dei singoli soggetti di una cucciolata si sviluppa secondo alcune varianti che spesso non dipendono da me. A volte garantisco un cucciolo di prima scelta, come futuro grande guardiano e non sempre i risultati a cui mi riferisco si manifestano prima della completa maturità del cane.

Oltre ai fattori ambientali, al sistema di gestione adottato dal proprietario e il naturale grado di precocità che possono contribuire sensibilmente a determinare il tempo di attesa prima di vedere il cane a fare la guardia che si desidera, non va mai dimenticato il ruolo assegnato dalla Natura al singolo soggetto della cucciolata.

Come avviene nei lupi, anche nei cani, specialmente se di razze poco manipolate dalla selezione dell’uomo, ogni elemento della cucciolata nasce per svolgere un ruolo ben preciso all’interno del branco. In ogni cucciolata nasce un Alfa, ovvero il capobranco, il Beta, con le mansioni del "guerriero", il tester, quello che studia la preda prima dell’attacco ed altri vari ruoli che la Natura predispone per la perfetta sintonia e funzionalità del branco.

Oggi siamo abituati a sentire un sacco di fesserie sul nostro cane domestico, tutte promosse per il tornaconto commerciale di qualcuno e con lo scopo di speculare creando ansia negli individui più sensibili, ma i cani nascono per vivere spontaneamente da randagi senza l’aiuto dell’uomo.

Oggi il randagismo è condannato per legge perché un cane libero di circolare può creare vari danni alla società metropolizzata, è apprezzabile chi si adopera per evitare che le persone adottino un animale e poi se ne disfino irresponsabilmente, ma non bisogna anche credere troppo seriamente a chi sostiene che un cane possa vivere meglio rinchiuso in un appartamento o fra le reti di un cortile piuttosto che gironzolare libero per le campagne e godersi il suo istinto naturale di essere libero. Come sono convinto che non sempre un cane adottato da adulto in un canile possa poi vivere sempre meglio a casa di una persona premurosa che lo tratterà come il figlio mai avuto o l’anima gemella mai conquistata.

La Natura non prevede mai che l’uomo potrà separare i vari cuccioli della cucciolata, bensì li crea assegnando ad ognuno di loro un ruolo che dovranno occupare da adulti nel branco originario o in altri che si formeranno successivamente.

Quindi anche se la predisposizione alla guardia è molto evidente, per chi la sa cogliere, nel cucciolo di pochi mesi, si potrà sviluppare con tempi diversi secondo il ruolo per cui il soggetto è stato concepito fin dalla nascita. Ad esempio il famoso “Alfa-capobranco” che spesso i lettori mi scrivono tutti orgogliosi dicendomi di possedere, non è il soggetto più predisposto ad essere precoce nella guardia, in quanto proprio perché scelto dalla Natura ad essere adibito alla riproduzione della specie, manifesterà un carattere molto più restio ad esporsi prematuramente al pericolo, in quanto la tutela dei suoi geni è fondamentale. Solitamente è proprio il soggetto Alfa a tardare di più a fare la guardia, potrei quasi dire che inizierà poi a farla solo quando si accorgerà che nessun altro si adopererà per tutelare la sua importante figura all’interno del branco. Nella valutazione della cucciolata vanno poi considerate altre varianti che possono essere ad esempio  il numero di cuccioli nati morti o non sopravvissuti che mancando nel branco, provocano una sostituzione dei ruoli da parte di chi crescerà all’interno dello stesso. Come un’altra variante può essere il ruolo manifestato dagli stessi riproduttori, ad esempio un padre ed una madre particolarmente Beta, produrranno sì una cucciolata con un Alfa-capobranco, ma sicuramente più predisposto ad una guardia precoce di un altro Alfa, nato da genitori dello stesso ruolo. E non è tutto, anzi sono ancora molte le cose da tenere in considerazione per non commettere errori fondamentali nel giudicare un buon cucciolo da guardia.

Ecco perché quando sento a sostenere con fermezza che basta imbattere la razza giusta ed è fatta, mi viene da sorridere, specialmente pensando a quanti cuccioli acquisto io ogni anno da terzi, per poi cederli perché privi della caratteristiche idonee alla riproduzione di altri guardiani.

 

Oggi KARAK è il GRANDE guardiano che io avevo individuato e promesso a quella famiglia quando lui aveva solo pochissimi mesi.

 

 

Inutile dire che ama i suoi padroni con grande affetto e che si rende molto disponibile ad accettare nuovi componenti che si stanno aggiungendo gradatamente al suo branco, certamente non consiglierei a nessuno di provare ad entrare di notte in quella proprietà e come reagisce di giorno lo potrete invece ammirare nel filmato che vi ho allegato qui sotto.

 

Se il destino non mi avesse fatto “rincasare” Annibal inaspettatamente, vi posso assicurare che avrei utilizzato molto KARAK come mio riproduttore in quanto mi piacque da subito e sotto tutti gli aspetti.

 

 

La morfologia dei cani come KARAK mi affascina tantissimo ed è molto vicina ad alcuni soggetti che si possono ancora incontrare oggi in Turkmenistan, nel cuore del deserto del Karakum come anche nei pascoli del Tagikistan.

 

Turkmenistan - Un maschio da me fotografato nel cuore del Karakum Desert.

 

 

 

Morfologia tipica di alcuni cani ancora oggi presenti fra i pascoli del Tagikistan.

 

 

Spesso si pensa che sia il cane grosso e pesante ad essere il più efficacie nella guardia ma, se si riesce a razionalizzare cosa potrebbe accadere contro un cane così veloce ad impattare l’intruso, è facile capire da che parte stia la verità.

 

Anche molti turkmeni che si cimentano ancora nella tradizione di far combattere i loro cani hanno ormai capito che l'agilità di un soggetto è molto più importante della sua grandezza, infatti, tranne sporadiche eccezioni, tutti gli immemorabili campioni non presentarono mai morfologie troppo massicce, anche se il cane grande è comunque quanto vuole la folla anche laggiù, come ad esempio avvenne da noi per anni con il nostro pugilato.

 

Turkmenistan – Un maschio da me fotografato nella capitale poco prima di un torneo.  

 

 

 

Un profilo del mio Annibal, molto simile al soggetto ripreso nella foto sopra.

Non posso evitare di ammettere che manco io avevo previsto allora come sarebbe diventato Annibal da grande, avevo capito che si trattava di un buon guardiano ma nulla più. E nemmeno coloro che me lo cedettero l’avrebbero mai immaginato, diversamente se lo sarebbero tenuto ben stretto.

La cinofilia è una profonda passione che ti rapisce dal resto del mondo e non sempre ti ricompensa per gli sforzi perseguiti, ma qualche volta la fortuna decide di metterci del suo ed in questo caso mi ha aiutato molto con questo cane che oggi sto utilizzando come uno dei miei principali riproduttori, sia per le elevate prestazioni nella guardia che per la completa affidabilità con i famigliari.

 

Ed anche in questo caso, come nella precedente storia dei due piccoli campioni di karate, se non fosse stato per il fratello, KARAK avrebbe meritato di diventare molto più famoso, anche se io credo che a lui della fama non importi più di tanto, visto che può correre libero in alcuni ettari di terra recintati e quindi considerarsi il Re di quella lussuosa proprietà!

 

Cliccare QUI per vedere il Filmato di KARAK.

 

 

Verbania, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Vercelli, Aosta, La Spezia, Genova, Imperia, Savona, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Sondrio, Varese, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Bolzano Alto Adige, Trento, Bologna, Ferrara, Forlì Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Perugia, Terni, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro Urbino, L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso, Isernia, Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo, Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Matera, Potenza, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani, Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari

 

 

PASTORE DELL'ASIA CENTRALE CON PEDIGREE
ALLEVAMENTO PASTORE DELL'ASIA CENTRALE
ALLEVAMENTO CANE DA GUARDIA
ADDESTRAMENTO CANE DA GUARDIA
ADDESTRAMENTO CUCCIOLI