Ogni viaggio che faccio in Asia centrale è sempre una piacevole esperienza, spesso faticosa, ma incredibilmente interessante ed ogni volta che ritorno a casa mi accorgo di aver imparato qualcosa di nuovo su quel meraviglioso cane che è il pastore dell’Asia centrale.
Questo che ho appena ultimato nel Sud del Kazakistan è stato il mio quinto viaggio che ho già fatto nel continente medio-asiatico alla ricerca dell’autentico cane aborigeno, l’unico che si possa realmente chiamare pastore dell’Asia centrale e per il quale provo grande passione, ma credo che se ci ritornassi per altre cento volte, quel mondo misterioso riuscirebbe sempre a stupirmi per la sua originalità.
Ho scelto di concentrare tutte le mie ricerche in una zona particolarmente montuosa del Sud Kazakistan in quanto, da molte informazioni raccolte durante la preparazione del viaggio, avevo appurato che in quella parte dello stato erano ancora presenti numerosi branchi di lupi, come alcuni autentici pastori nomadi che vivevano allevando varie qualità di pecore locali. Avevo quindi dedotto che i pecorai dovessero necessariamente avvalersi di ottimi cani da guardiania per tutelarsi dai frequenti attaccati al bestiame messi a segno dal predatore selvatico. In effetti ho poi scoperto che su quelle montagne, oltre al lupo, è anche presente lo sciacallo, l’oso, la lince ed un quasi estinto leopardo delle nevi, tutti animali che non disdegnano di attaccare le pecore, capre, bovini, cavalli e asini che pascolano liberi in quelle immense vallate..................
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