Da quando il lupo è tornato a comparire sulle nostre Alpi, è nuovamente nata l’esigenza, per molti pastori e malgari, di possedere cani da guardiania che possano proteggere il bestiame lasciato pascolare nei prati o condotto in alpeggio sulle montagne durante il periodo estivo.
Ormai da molti anni, in tutto l’arco alpino, nessuno aveva più avvistato i lupi, come anche nei vari tratti appenninici le predazioni erano andate pian piano scomparendo.
Dal 1971, data in cui questi animali sono stati considerati una specie protetta, per la quale è anche stato vietato l’abbattimento (punito con pene piuttosto severe), i predatori sono tornati a riprodursi con maggiore facilità nei boschi delle nostre montagne italiane e ad essere considerati un problema sempre più sentito da chi si occupa di allevamento.
Nello stesso tempo, l’interesse alla conservazione di quest’animale, ha smosso le amministrazioni Regionali che, con l’aiuto di contributi emanati dall’Unione Europea, si sono ormai organizzate creando progetti di ricerca, centri informativi e di assistenza, dove lavorano un cospicuo numero di persone per le quali, occuparsi di lupi, è diventata una vera e propria professione.
Per contro, i pastori, i malgari, chi alleva cavalli o altro bestiame e coloro che nutrono passione per la caccia, provano poca simpatia per questo predatore: i primi perché subiscono attacchi con continue perdite di capi, gli altri perché, a causa del lupo, denunciano che sia ormai scomparsa molta selvaggina prima destinata a diventare il loro bottino. In contrapposizione si schierano invece le varie associazioni animaliste che intendono preservarne il diritto alla vita.
Non sta a me pronunciarmi dove stia la ragione, né tanto meno giudicare quanto ne capiscano realmente coloro che fino ad oggi si sono proclamati esperti sull’argomento; io allevo semplicemente cani da pastore (da guardia e da guardinia) e da molti anni, innanzitutto per passione, giro il mondo alla ricerca dei luoghi più sperduti, dove poter incontrare chi vive ancora di sola pastorizia fin dai tempi più antichi e, conoscendo a fondo il problema delle predazioni, ha ormai ottimizzato i migliori sistemi per porne rimedio.
L’impiego dei cani da guardiania Anti Lupo è sicuramente uno dei sistemi più antichi ed efficaci per ridurre i danni da predazione dei selvatici, ma richiede molta esperienza, cosa che non si può improvvisare leggendo qualche informazione su internet o adottando i consigli di chi parla per “sentito dire”. Creare e gestire un branco di efficienti cani da guardiania Anti Lupo che sappiano lavorare bene con il gregge é una mansione molto difficile e non alla portata di tutti, tant’è che sempre più spesso, ricevo telefonate da “giovani pastori” di tutt’Italia che mi chiamano per lamentare problemi di gestione e inefficacia dei loro cani.
A mio avviso, uno degli errori commessi in questi anni da chi si è occupato del problema “lupo”, è stato quello di sottovalutare le sue potenzialità di predatore e di tenere troppo poco in considerazione le reali difficoltà di chi ci deve convivere ogni giorno.
A fronte di cospicui investimenti per informare l’opinione pubblica sul diritto alla vita del predatore e su tutte le sue caratteristiche animali, si è fino ad ora data pochissima informazione utile e competente a chi sale in montagna con i loro animali e continua a subirne le conseguenze. E’ vero che sono stati previsti contributi elargiti a chiunque subisca delle predazioni, ma il denaro non riesce sicuramente a gratificare e rassicurare il sacrificio di chi vive allevando e ha programmi di selezione ben precisi. Cosi come risulta ridicolo proporre ai pastori di poter affrontare il problema con delle semplici reti elettrizzate anti lupo o altri congegni elettronici acustici luminosi: il lupo non è così stupido, anzi è un animale molto astuto!
Quando sento parlare di “reti anti lupo” o di altri apparecchi acustici e/o luminosi che dovrebbero tenere lontano il predatore, risolvendo così facilmente i danni da predazione, mi viene da ridere e non posso pensare che, chi le propone, conosca le reazioni del bestiame quando teme di essere predato. La fantasiosa teoria sulle “reti anti lupo” si basa sul fatto che il lupo, prendendo la scossa, se ne dovrebbe ritornare indietro senza predare. Bella come favola no? Peccato che la realtà sia un’altra!
Il lupo non ha bisogno di scavalcare la rete elettrizzata per attaccare il gregge, cosa che, se solo volesse, potrebbe fare con un semplice balzo (conosco situazioni in cui i lupi hanno superato ostacoli molto più alti e complicati), né tanto meno deve rischiare di prendere la scossa: è sufficiente che si avvicini alle pecore spaventandole dall’esterno e ci penseranno loro ad abbatterla scappando, offrendosi così in pasto al predatore. Gli ovini sono animali generalmente molto paurosi e non esiste rete elettrizzata che possa contenerli nei momenti di panico: sfondano tutto quanto sia possibile, anche rischiando di uccidersi tra loro!
A tal proposito, vorrei raccontarvi tre dei tanti episodi avvenuti quest’anno nei pascoli cuneesi che possono dimostrare quanto ho appena sostenuto.
Il primo è avvenuto a meno di 100mt da casa mia. A ottobre, un pastore amatoriale aveva lasciato di notte un piccolo gregge di 50/60 pecore (senza cani) rinchiuse a pascolare in una rete elettrizzata: la mattina dopo, 5 capi erano stati uccisi e in parte sbranati da una femmina di lupo e due cuccioloni di 6/7 mesi, nuovamente avvistati nei paraggi la notte seguente.
Il secondo è capitato a causa di un mio cane di 2 anni che, il pastore ed io, volevamo inserire con altri da guardiania già presenti nel gregge. L’animale, pur essendo dotato di buone caratteristiche per svolgere al meglio la mansione di cane Anti Lupo, non aveva mai vissuto un solo istante con il gregge. A prima vista sembrava dimostrasse indifferenza nei confronti degli ovini, ma la seconda notte decise di attaccare uno di loro. Prese dal panico, le pecore sfondarono la rete elettrizzata come nulla fosse per trovare rifugio nel bosco adiacente.
Il terzo è avvenuto sempre lo scorso autunno, in alta montagna, con un gregge di circa 700 pecore. Alcuni attacchi notturni dei lupi, fortunatamente contrastati dai miei cani da guardiania, hanno condizionato le pecore a rimanere ammucchiate sul lato opposto da quello da cui si erano avvicinati i predatori, ma la cosa più incredibile è che, il loro spavento, è durato fino alla fine dell’alpeggio. Il recinto di contenimento era molto vasto ma, sin dalla prima notte in cui sono avvenuti gli attacchi, nessuna delle 700 pecore ha ancora osato fare un solo passo in quella direzione. Un gregge di tale portata, se avvicinato da un branco di lupi, non esiterebbe un istante a sfondare una decina di “reti anti-lupo”, non una sola!
A tutto questo, potrei ancora aggiungere la storia di un altro pastore che la scorsa estate, pur essendo dotato di reti e ogni altro congegno elettronico “anti lupo”, continuava a subire razzie di pecore da parte dei selvatici. Solo dopo aver inserito nel suo branco di altri cani già esistenti, due dei miei cani da guardiania Anti Lupo ormai adulti, è poi riuscito a trovare pace ai suoi problemi, poiché, da quel momento, pur avendo subito altri svariati attacchi notturni, nessun capo è stato sottratto dai predatori.
Qui nel Nord-Italia, dove per inesperienza avviene ancora tutto “all’acqua di rose”, qualcuno si sarebbe addirittura inventato la soluzione “miracolosa” di lasciare di notte le pecore e i cani entrambi chiusi nella “rete anti-lupo” (per poi magari andare a casa a dormire!), tanto da ottenere con quel sistema due risultati in un colpo solo (che meraviglia!): non consentire ai lupi di entrare, né tanto meno ai cani di scappare. Peccato che tutto questo sia troppo bello per essere vero e funziona solo dove i lupi non ci sono!
I cani da guardiania, se possiedono realmente quel temperamento necessario per poter affrontare il lupo, ogni volta che avvertono l’odore di un animale selvatico, oppure avvistano altri cani ritenuti pericolosi per il gregge, saltano con estrema facilità qualsiasi recinzione inferiore a 1,50 mt. e si occupano del problema. Quelli che invece non si muovono perché temono la scossa o si limitano ad abbaiare dall’interno della rete, non possono essere considerati veri cani da guardiania Anti Lupo! Sono semplici “cagnucoli” da pastore, belli, simpatici, magari grandi e grossi, ma del lupo non vorranno mai saperne e lui, sa distinguere benissimo questi soggetti dagli altri: è il suo mestiere! Con simili “guardiani”, i lupi non dovranno affrontare troppe difficoltà: sarà sufficiente avvicinarsi al gregge per pochi istanti, fino a quando le pecore ammassate inizieranno a sfondare la rete per diventare i loro pasti prelibati. E come reagiranno quei cani rimasti sempre così diligenti al loro posto? Semplice! Qualcuno scapperà a gambe levate, mentre i più coraggiosi si limiteranno a guardare (forse abbaiando) i lupi intenti nella loro strage!
Pur considerando che i lupi della Transilvania sono più grandi dei nostri italiani e forse più aggressivi o semplicemente meglio organizzati in branco, voglio portarvi a conoscenza su come si organizzano da sempre i pastori di quei luoghi.
Ogni notte, ricoverano le pecore in solidissime recinzioni fatte di legno, tanto che il gregge non possa sfondarle, solitamente edificate in zone a monte, costringendo i lupi ad attaccare in salita e favorendo la difesa dei cani in discesa (aspetto molto importante!). Lasciano liberi i cani più forti, mai meno di una decina e legano con una catena tutti gli altri alla staccionata per evitare che scappino all’arrivo dei predatori. E come ultima precauzione, da 2 a 4 pastori dormono, per tutto il periodo dell’alpeggio, dentro piccole baracche situate sugli angoli della staccionata, pronti ad intervenire non appena avvertono il pericolo. Bene, nonostante tutte queste precauzioni, a volte i lupi riescono ancora a farla franca!
E qui in Italia, si vorrebbe risolvere il problema delle predazioni con un paio di cani da pastore, presi da cuccioli in un qualsiasi allevamento e messi “all’ingrasso” fra pecore e agnelli?
La politica di continuare a sostenere che il lupo è un piccolo problema facilmente risolvibile con un paio di cani qualsiasi, non porterà MAI a nessun risultato definitivo. La verità è invece ben un’altra: il lupo, pur avendo diritto di esistere come tutti gli altri animali del creato, è un GRANDE problema di DIFFICILE soluzione che ha sempre messo in crisi gli allevatori di tutte le parti del mondo dov'è esistito e ha cacciato per sopravvivere. Munirsi di un buon branco di cani da guardiania Anti Lupo, capaci di proteggere il bestiame, è un compito molto arduo anche per chi di cani se ne occupa ormai da molti anni.
E se non credete a quello che vi sto scrivendo, provate a farvi una breve vacanza in Abruzzo e parlate con qualche vecchio pastore: sentirete cosa vi racconterà!
La mia principale attività non è allevare cani da guardiania Anti-Lupo, io mi occupo prevalentemente di cani da pastore idonei per la guardia alle case, animali MOLTO DIVERSI NELLA LORO INDOLE da quelli da gregge e li seleziono per essere inseriti nelle famiglie che temono le intrusioni della delinquenza. Inoltre, i pastori sono clienti difficili per un allevatore di cani: spesso desiderano spendere poco o nulla e pretendono molto!
I cani da pecore non sono quindi il mio business, io non ho grande interesse di vendere i miei cuccioli ai pastori, né di stipulare convenzioni con gli apparati statali, per me, questi animali sono innanzitutto una grande passione, solo a vederli lavorare nel gregge, provo una grande emozione: i miei nonni erano pecorai e provenivano dalle stesse Alpi Marittime, dove io oggi abito con la mia famiglia.
Sono ormai molti anni che studio il carattere di questi cani e conosco pastori in ogni parte del mondo che li utilizzano con successo e vi assicuro che i cani da guardiania sono la migliore soluzione per difendere un gregge dai lupi, ma di stupidaggini su quest’argomento se ne continuano a dire tante, anche da chi dovrebbe occuparsi di formare i giovani pastori, mentre sarebbe assolutamente necessario che tutti conoscessero meglio la reale personalità di questi cani.
Il cane in generale, non è un animale nato originariamente in Natura allo stato selvatico, bensì deriva da un’antica domesticazione del lupo, ovvero da una sottoqualità di lupi meno diffidenti nei confronti dell’uomo e probabilmente poco abili nella caccia che preferirono, chissà quando, avvicinarsi all’uomo per sopravvivere nutrendosi dei suoi scarti di cibo.
Non esistono quindi cani da pastore esistenti al mondo che possano competere contro i lupi selvatici: per astuzia, diffidenza, forza, resistenza e aggressività. I primi sono animali domestici che dipendono dal cibo che l’uomo gli somministra a suo piacimento, i secondi sono cresciuti in Natura cacciando e senza che nessuno si sia mai occupato di loro. I predatori che riescono a sopravvivere alle avversità della vita selvatica, sviluppano sempre potenzialità di gran lunga superiori a qualsiasi altro animale allevato in cattività.
L’unica soluzione possibile per custodire un gregge di pecore, è quella di far leva su un cospicuo numero di buoni cani da guardiania da contrapporre ai predatori che, possedendo un elevato istinto di autoconservazione, quando si sentono realmente minacciati nella loro incolumità, solitamente scelgono altre soluzioni per nutrirsi.
Per contrastare un piccolo branco di 3 lupi, servono non meno di 5/6 buoni cani da gregge, viceversa i predatori infieriranno sul bestiame senza troppi problemi. (Gran parte di quanto si legge o si vede nei filmati pubblicati su internet, non è altro che frutto di semplici leggende, diffuse dagli appassionati o allevatori delle varie razze, ma quasi nulla può essere preso in considerazione all’atto pratico).
E’ forse possibile che un lupo solitario, molto vecchio o ancora troppo giovane, magari debole perché affamato da giorni, malato oppure ferito, possa scappare o addirittura perire sotto l’attacco dei cani da pastore, ma non avviene mai che un branco di lupi possa temere lo scontro con un branco di cani. I lupi non hanno paura dei cani, a volte li uccidono addirittura per mangiarseli o per facilitarsi la vita nelle successive predazioni, mentre i cani hanno quasi sempre molto timore dei lupi: ESSERI SELVATICI ALTAMENTE SUPERIORI A LORO.
E’ vero che a volte i lupi possono scappare se rincorsi dai cani, ma fa parte di una strategia del predatore per studiare meglio l’avversario, a volte si allontanano anche perché temono innanzitutto le reazioni del pastore ormai allertato ma, se gli stessi lupi decidessero di fermarsi, anche i cani si bloccherebbero prendendo immediatamente le dovute distanze. Un cane non se la sente mai di sfidare un lupo di pari età, peso e condizioni fisiche!
Ricordo quando ero giovane che, nei paraggi di casa mia, gironzolava spesso un cane randagio di taglia medio-grande, era zoppo e camminava su tre zampe, teneva alzata una di quelle posteriori a causa di chissà quale incidente. Aveva il pelo ispido, abbastanza lungo e spesso sporco, si cibava di avanzi che la gente gli gettava generosamente dal balcone, oppure rovistava fra i rifiuti lasciati in strada. (Allora non esistevano i cassonetti, bensì dei bidoni di lamiera zincata, dove veniva svuotata ogni giorno la pattumiera di casa. Di notte, se avvertivano odori interessanti, i cani randagi li spingevano con le zampe fino a ribaltarli e si mangiavano quanto c’era di commestibile).
Dei miei vicini di casa possedevano due Pastori Tedeschi, a quei tempi erano un mito: Rin Tin Tin era senza dubbi il preferito di tutti noi ragazzi. Ogni volta che la coppia di cani vedeva passare il randagio, iniziava a ringhiare come lo volesse sbranare!
Un giorno, lui passò proprio nel momento in cui qualcuno aveva lasciato la porticina del giardino aperta e i cani si lanciarono per aggredirlo. Non dimenticherò mai quella scena: quel cane randagio rizzò tutto il suo pelo, assunse sembianze selvatiche mai viste prima ed emise un ringhio così profondo che i Pastori Tedeschi s’inchiodarono di colpo e ritornarono, come nulla fosse, ad abbaiare da dietro le sbarre della recinzione. E vi sto parlando solo di un cane randagio che era sopravvissuto alla vita, figuriamoci il confronto tra un cane e un lupo selvatico!
La razza a cui appartengono i cani da guardiania conta ben poco!
Io seleziono il pastore dell’Asia centrale solo perché è il più “meticcio” di tutti e credo sia anche il più antico in assoluto, ma vi garantisco che anche molti soggetti di questa razza non funzionano bene come cani da guardiania Anti Lupo; due di quelli che abbiamo portato quest’anno in montagna, al primo incontro ravvicinato con i lupi sono ritornati allo stazzo e non si sono più mossi! Lo so che fra appassionati e allevatori si è creata una sorta di competizione nel dire che una razza sia meglio dell’altra, questo è normale per ogni cosa che si debba commercializzare, ma non corrisponde a verità, anzi, i cani più efficaci contro i predatori che ho conosciuto nella mia vita, provenivano sempre da accoppiamenti occasionali tanto che nemmeno i pastori sapevano decifrarne i genitori. I migliori cani da pastore che lavorano in Transilvania sono in gran parte meticci e nessuno si occupa di programmare i loro accoppiamenti; la stessa cosa avviene tutt’oggi anche in alcuni meandri dell’Abruzzo dove la tradizione pastorale è ancora rimasta quella di un tempo.
E’ solo il singolo soggetto che può fare la differenza, indipendentemente dalla razza alla quale appartenga. Un buon cane da guardiania Anti Lupo nasce già con quelle caratteristiche e a nulla servirebbe qualsiasi accorgimento del pastore durante la fase di crescita. E’ ovvio che, meno una razza ha subito manipolazioni dall’uomo e più risulta forte e resistente per una vita dura come quella dell’alpeggio.
Per contrastare il lupo è necessario che il cane da guardiania sia anche lui “più lupo” possibile, viceversa non avrà mai il coraggio di affrontare l’animale selvatico! In Asia centrale, specialmente sulle montagne del Kirghizistan, sono addirittura molto frequenti i rinsanguamenti dei cani da pastore col predatore selvatico.
Il lupo però uccide e mangia pecore e agnelli e quindi non è mai consigliabile fidarsi troppo dell’innocuità del cane da guardiania nei confronti degli animali custoditi, viceversa, quelli molto affidabili, considerati oggi da tutti “cani modello”, non sapranno mai opporsi con tenacia a un vero attacco dei predatori.
Qualcuno continua a sostenere che dipenda tutto dall’età alla quale s’inserisce il cucciolo nel gregge, ma non è assolutamente vero, altrimenti i pastori veterani non sarebbero costretti ad allontanare ogni anno alcuni soggetti che, pur essendo cresciuti nello stesso ambiente degli altri, decidono improvvisamente di infierire sulle pecore. Come invece, altri cani da pastore adottati ormai da adulti o semplici randagi di altre razze che si avvicinano alle greggi durante il periodo dell’alpeggio, si manifestano spesso molto docili con il bestiame e lo proteggono meglio degli altri.
Non è vero che un buon cane da guardiania Anti Lupo debba dimostrarsi sempre inoffensivo con gli agnelli presenti nel gregge, è invece il pastore che deve organizzarsi in modo da non consentire mai un avvicinamento troppo stretto in sua assenza. I cani da guardiania Anti Lupo, non vanno mai lasciati da soli, specialmente di notte, con le pecore che stanno partorendo i loro agnelli, né durante il periodo di svezzamento. I pastori veterani li dividono sempre, poiché conoscono molto bene l’indole dei loro cani più efficaci contro i lupi.
IL CANE DA GUARDIANIA ANTI LUPO DEVE SERVIRE A PROTEGGERE IL GREGGE DI PECORE IN ALPEGGIO CONTRO LE STRAGI DEI PREDATORI, NON A FARE DA BABY SITTER AGLI AGNELLI NELL’OVILE!
L’istinto che possiede il cane di difendere il gregge, deriva unicamente dal fatto che lo considera una sua riserva alimentare dalla quale poter attingere proteine utili alla sua sopravvivenza. Questo è l’unico motivo per cui non vuole cederlo al lupo e, in certi casi, è disposto a difenderlo fino alla morte!
Anche in questo caso si sentono strampalate teorie di ogni tipo, passate di osteria in osteria: qualcuno sostiene che, per evitare le aggressioni dei cani sugli agnelli, sia necessario che non mangi mai le placente degli stessi quando nascono, oppure quelli già nati morti. Se però il cane non ricava nulla di nutriente dal gregge, perché dovrebbe proteggerlo con tanta tenacia contro il lupo?
Credo che invece l’unica verità sia legata all’indole innata del singolo cane da guardiania: se ha maggiori caratteristiche domestiche, preferirà mangiare solo quanto fornito dal padrone, poiché il suo istinto non prevede l’uccisione di un animale ai fini del pasto; se le ha più selvatiche, non esiterà a uccidere un agnello in caso di remoto appetito. Ecco perché è sempre indispensabile l’esperienza del pastore che sappia: dosare bene il cibo da somministrare ai suoi cani e capire bene il loro carattere tanto da organizzarsi per una gestione ottimale.
Per mia esperienza, vi posso solo dire che i migliori cani da guardiania Anti Lupo, i più coraggiosi ed efficienti contro il predatore, quando il pastore non provvede a separarli dalle pecore durante il parto o dagli agnelli nei primi giorni di svezzamento, non disdegnano mai troppo dal servirsi da soli in caso di appetito!
E’ quindi buona regola che il pastore stia sempre molto attento ai suoi cani, oppure accetti di mettere in conto la possibilità di perdere qualche agnello per difendere l’intero gregge dai lupi quando sale in alpeggio. Una 30ina di pecore adulte (non troppo difficili da sopprimere per un branco di predatori che attaccano di notte) e i danni al gregge derivati dalle predazioni, sono un capitale molto superiore alla sporadica perdita di qualche agnello.
Il pastore che invece continuerà imperterrito alla stupida ricerca del cane “perfetto”, ovvero quello che lo possa addirittura sostituire in sua assenza senza mai sbagliare, otterrà sicuramente un branco di cani molto docili e inibiti, ma non potrà mai possedere un buon branco di cani da guardiania Anti Lupo capaci di proteggere il gregge in ogni occasione.
Potrei ancora continuare per ore a elencare altre cose che un “giovane pastore” dovrebbe conoscere bene prima di avventurarsi con l’introduzione di alcuni VERI cani da guardiania Anti Lupo nel suo gregge, ma nulla potrebbe servire di più dell’esperienza diretta di coloro che vorranno provarci.
Un consiglio che voglio ancora dare a chi desidererà intraprendere questa esperienza, è quello di non illudersi mai che possa esserci qualcosa di facile per chi lavora con gli animali! E chi alleva per professione, sa a cosa mi riferisco.
Non esiste la possibilità di risolvere il problema delle predazioni con una qualsiasi coppia di cani da pastore, trovata chissà dove, regalata chissà da chi e messa a crescere nel gregge.
La stessa selezione che state facendo oggi con le vostre pecore, capre, mucche o cavalli, dovrete saperla fare in futuro con i vostri cani da guardiania Anti lupo. L’allevatore che vi vende i primi cuccioli, non vi offre altro che la stoffa utile per costruire il vostro futuro abito su misura!
Se state partendo adesso, vi sconsiglio di iniziare con soggetti presi in allevamenti standard che si occupano innanzitutto di partecipare ai concorsi di bellezza con i loro soggetti, perderete il vostro tempo! Preferite invece cuccioli nati da cani che lavorano tutt’ora col gregge o da genitori che abbiano saputo dimostrare REALMENTE le loro qualità in alpeggio: si tratta di cani completamente diversi, anche se appartengono alla stessa razza degli altri. Credetemi e non vi pentirete!
E non pensate MAI che il cane possa sostituirsi a voi nel lavoro di custodia del bestiame, o che possa affezionarsi allo stesso perché gli vuole bene: sono stupidaggini introdotte dalla cinofilia moderna, sono cose che si vedono nei film, ma non trovano alcun riscontro all’atto pratico!
Siete voi che dovrete sempre supervisionare su tutto, i cani sono solo cani e le pecore, un potenziale loro cibo prelibato! Non esistono cani buoni o particolarmente cattivi, semplicemente nascono con indole diversa, come accade in noi uomini e probabilmente, solo pochi riusciranno ad accontentarvi, ma starà a voi individuare quelli giusti: il cane non nasce con lo scopo di custodire le pecore dell’uomo, bensì con quello di sopravvivere a se stesso e riprodurre la sua specie. La responsabilità di ogni suo errore sarà sempre e solo vostra.
Utilizzate cani da guardiania Anti Lupo solo se pensate che vi possano essere veramente utili, viceversa lasciate stare, ma se decidete di dedicarvi a questi animali, fatelo con passione e imparate a rispettarli nella loro indole: i primi risultati non tarderanno ad arrivare!
Ezio Maria Romano
Fondatore del CISCAL – Centro Italiano Selezione Cani Anti Lupo
E-mail: info@canidaguardia.com – Tel. 349 33 35 668.
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