IL CANE PASTORE TURKMENO
sikurt - sicurezza abitativa anticrimine
 
12/11/2015 - BAJKAL, KIR e LAIKA: …si fa presto a dire cani Anti Lupo!



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Dopo aver visitato molte parti del mondo in cerca di "segreti" cinofili, allevato e selezionato oltre un migliaio di cuccioli di cani da gregge e ormai superato i dieci anni di collaborazione con alcuni pastori aiutandoli a proteggere il loro bestiame con l’ausilio dei miei cani, sono giunto alla conclusione che trovare un buon cane da guardiania Anti Lupo sia una delle cose più difficili che esistano.
 
Nonostante si potrebbe pensare la stessa cosa per il cane da guardia, poiché è quasi sparito per lasciare posto al suo sostituto da compagnia e da crocchette, selezionare un cane che sappia proteggere la casa dove abita la famiglia che lo ospita, non è poi così difficile come si potrebbe pensare: basta saper intuire nella cucciolata quel soggetto che veda nell’uomo estraneo il suo nemico e il più del lavoro è fatto!

Il cane da guardia vivrà la sua esistenza in una recinzione senza poter scappare e sarà sempre condotto a passeggio legato a un guinzaglio, se poi incontrerà dei padroni capaci di capirlo nei suoi istinti naturali, imparerà presto a conviverci bene e non dovrà far altro che avvisarli se qualcuno si avvicinerà al cancello ed eventualmente fermare chi vorrà entrare senza diritto.

 

 

Il mondo dei cani da guardiania Anti Lupo è invece molto più complesso, poiché l’animale idoneo a proteggere il bestiame dai predatori deve possedere un bagaglio genetico dei più raffinati che esistano nella specie canina. Da un lato, deve risultare il più possibile simile al lupo (tanto da poter competere con la sua astuzia) e possedere un temperamento tale da saperlo contrastare in caso di necessità, dall’altro è necessario che sappia dimostrarsi assolutamente innocuo ed equilibrato con il bestiame assegnatogli, così come qualsiasi persona che dovesse passare nelle vicinanze. (Qualcuno pretenderebbe addirittura che i cani da pastore rimanessero indifferenti a quelli che accompagnano i turisti durante le loro escursioni, ma questo non è ovviamente immaginabile per chi ha un minimo di esperienza cinofila).

Si tratta quindi di un animale molto raro che non sempre appartiene ad una razza in particolare, anzi, spesso nasce da più “incroci” occasionali e viene individuato dai pastori più esperti.

 

 

Guido e suo figlio Andrea conducono ogni anno il bestiame su un suggestivo pascolo dell’Alta Val Chisone in provincia di Torino. Si tratta di un gregge composto da circa mille capi, fra pecore e capre, oltre a qualche mucca allevata per il latte. Lo stazzo è dotato di una caratteristica malga in pietra, ai margini di un torrente, dove la famiglia vive durante il periodo estivo dell’alpeggio immerso in uno splendido scenario di autentica montagna.

 

 

Esiste però un “piccolo” problema per chi desidera pascolare in quel luogo così  incantevole: i lupi!

 

(Lupo fotografato in Alta Val Chisone da Marco Costantin)

 

Ci sono ben due branchi stanziati in quella zona, uno composto da 9 soggetti e l’altro da 7 (come sostengono gli esperti del luogo), i quali non disdegnano mai di predare qualche pecora o agnello ogni volta che provano "appetito".

 

La prima volta che gli amici Marco e Roberto, foto-videodocumentaristi e grandi appassionati di lupi, mi raccontarono cosa stava accadendo da tempo su quella montagna, io stentai quasi a credere che fosse possibile: nonostante Guido e Andrea si fossero muniti di 6 cani da pastore Maremmano-Abruzzese, i lupi continuavano a farla da padroni. Addirittura, uno di quei lupi (forse un solitario escluso da uno dei due branchi), era oramai considerato un animale “di casa”: ogni tanto se ne arrivava senza dimostrare timore, si avvicinava al gregge, si prendeva un agnello e spariva nella boscaglia.

Per un periodo di varie settimane, quasi tutte le mattine verso l’alba, come Guido apriva la porta del suo rifugio, vedeva alcuni lupi vicino alle recinzioni delle pecore che tramavano il modo di come poterle scavalcare per prenderne qualcuna. Accadde anche che, Marco e Roberto, fermatisi fino a notte a chiacchierare con Guido nella sua baita, appena usciti si trovarono i lupi a pochi metri, ...con i cani che stavano a guardarli senza nemmeno emettere un abbaio!

 

 

Dicendo questo non voglio sicuramente squalificare questa razza rispetto ad un'altra, personalmente allevo cani da pastore dell’Asia centrale ma anche fra questi ne nascono di poco predisposti a fare il loro dovere. Sostengo da sempre che ogni soggetto di una cucciolata, indipendentemente dalla razza di appartenenza, rappresenta sempre un caso a sé, sia nei pregi che nei difetti. E’ l’allevatore che deve saper intuire le sue potenzialità per destinarlo alle mansioni verso le quali si dimostra più portato, certamente però non avevo ancora mai sentito parlare di un branco di cani da guardiania che sembrava parteggiare più per i lupi che per le pecore! In quella zona, i predatori stavano agendo ormai da tempo quasi indisturbati.

 

 

Chiesi di incontrare i due pastori proprietari del gregge, cercai di spiegare loro cosa intendevo io per cani Anti Lupo e, anche se Guido e Andrea non si dimostrarono subito così fiduciosi, ci accordammo per provare ad inserire in quel branco tre miei soggetti che avrei scelto per l'occasione.

In questo caso, sarebbe stato un grave errore iniziare con dei cuccioli molto giovani (come lo è quasi sempre, nonostante molti continuino ad essere convinti del contrario); innanzitutto preferivo non dover far crescere dei miei cuccioli con cani che fino a quel momento non avevano funzionato più di tanto, poi era arrivato il mese di agosto, c’era urgenza di proteggere maggiormente quelle pecore e il meglio dell’alpeggio stava quasi finendo.

 

(LUCKY - Femmina di pastore dell'Asia centrale da guardiania)

 

Scelsi quindi di condurre per questa “missione speciale” la mia Lucky di 5 anni, “vecchia” marpiona completamente impavida di fronte ai cani e sempre dimostratasi coraggiosa anche contro i lupi (oggi però sostituita dalla più giovane LAIKA per desiderio di Guido).

 

(LAIKA - Femmina di pastore dell'Asia centrale da guardiania)

 

A lei aggiunsi KIR, un cucciolone di 8 mesi, proveniente da ottimi genitori, cresciuto per un po’ di tempo nell'ovile di Graziano,

 

(KIR - Cucciolone di pastore dell'Asia centrale da guardiania)

 

dotato di grande diffidenza e quindi un "osso duro" da contrapporre all’astuzia dei lupi e come ultimo BAJKAL,

 

(BAJKAL - Cucciolone di pastore dell'Asia centrale da guardiania)

 

fratello di KIR dotato di un forte coraggio e di una spiccata dominanza sugli altri cani. Oggi BAJKAL ha solo poco più di un anno ma non ha ancora conosciuto troppi cani che abbiano saputo metterlo in difficoltà.

 

Arrivò il pomeriggio in cui io e Graziano, l’amico pastore con cui collaboro da tempo, partimmo per l’Alta Val Chisone con i tre nuovi cani da guardiania che avremmo offerto a Guido e ad Andrea per migliorare la sicurezza del loro gregge.

Durante il viaggio parlammo a lungo su come introdurre i tre nuovi arrivati fra i soggetti del branco già esistente e provammo a pensare a varie soluzioni, poi presi una decisione e dissi a Graziano: “Non stiamo a farla troppo difficile, liberiamo subito i tre cani vicino al gregge e vediamo cosa accade, nel peggiore dei casi io mi occuperò di calmare i miei tre e il pastore farà la stessa cosa con i suoi”. Questo perché, non stavamo parlando di uno dei miei maschi adulti, (il quale sarebbe risultato molto più problematico da separare da un altro cane in caso l’avesse aggredito), in fondo si trattava di una femmina di cui avevo il massimo controllo e di due cuccioloni ancora molto giovani.

 

 

Arrivati sul posto, contrariamente a ciò che speravo, trovammo già parecchie persone che ci stavano aspettando, ovviamente curiose di sapere come erano questi “nuovi” cani Anti Lupo che non avevano nulla a che vedere con i soliti Maremmano-Abruzzesi, ormai diventati il simbolo del cane da guardiania in Italia, vista la grande sponsorizzazione voluta in questi anni dagli organi Regionali che si occupano di assistere i pastori contro le predazioni dei lupi.

 

Liberammo i tre cani e, in meno di dieci secondi, Graziano, Guido, suo figlio Andrea, Marco, Roberto ed io capimmo il motivo per cui in quel posto i lupi continuavano a fare come fosse stata casa loro: quei cani di razza Maremmano-Abruzzese, non erano manco dei cani “Anti Cane”, altro che cani Anti-lupo! Ci saremmo aspettati tutti chissà quale reazione, invece nessuno di loro ebbe il minimo coraggio di scagliarsi contro questi tre “nemici” appena arrivati a mettere in pericolo la sicurezza del loro gregge. Anzi, i pochi che provarono ad avvicinarsi a Lucky, KIR e BAJKAL, i quali stavano mangiando carcasse di pollo, da me volutamente lanciate per valutare la reazione dei padroni di casa, furono subito respinti senza possibilità di replica.

 

 

Sapete quale fu però la cosa più sconcertante sotto il profilo cinofilo?

Che il meticcio lupoide di Guido, un cane “toccatore” di rara qualità, pur essendo poco più alto di 50 centimetri al garrese, pesante non più di venti chilogrammi, imbastardito chissà con quali cani, assolutamente non ritenuto da guardiania, con commovente coraggio si scagliò contro i tre “ospiti”, pur di difendere il SUO gregge, che gli apparteneva da anni, rischiando di averne la peggio. Il pericolo fu scongiurato grazie al mio pronto intervento e a quello di Guido che, conoscendo il soggetto, immaginava quanto sarebbe accaduto.

 

E i 6 cani da guardiania?

Nulla! Stettero lì a guardare senza troppe reazioni, tant’è che, dopo pochi minuti, i tre “novizi” gironzolavano già ovunque indisturbati.

 

A testimonianza di quanto sostengo da sempre, ovvero che non è mai la razza che conta, bensì la qualità dei singoli soggetti, non è vero che proprio nessuno di quei cani provò a reagire. Una femmina, la più giovane di tutti, tentò alcune volte di attaccare uno dei cuccioloni, ma poi non osò mai proseguire la sua azione poiché nessuno del branco andò in suo aiuto!

 

 

A questo punto, voi potrete pensare che io sia uscito molto soddisfatto da questa esperienza, ma vi sbagliate. E’ sempre molto triste per un cinofilo come me, che ha dedicato molti anni della sua vita ai cani, constatare in quale misura l’uomo sia riuscito a distruggere le antiche qualità di questo animale. La creazione delle razze, in molti casi, non ha fatto altro che distruggere il meglio della specie canina, altro che elevarne le caratteristiche!

 

Sono sicuro che in passato ci furono soggetti di razza Maremmano-Abruzzese, come di tante altre, che seppero scontrarsi con i lupi per difendere le loro pecore e che qualcuno riuscì anche a scacciarli, ma dove sono finiti?

 

 

Non è un problema di razza, la triste realtà è che si è ormai persa l’antica tradizione di concepire il cane per quello che vale e non per come è fatto, come non esiste più la capacità di molti allevatori di saper distinguere i soggetti in base alle loro attitudini.

A tutto questo va aggiunto che, chi si occupa di certi settori a livello istituzionale, lo sta facendo con una superficialità impressionante!

 

Come si può ancora dotare i pastori di cuccioli qualsiasi dicendo di volerli aiutare contro le predazioni dei lupi, senza conoscere le caratteristiche dei singoli soggetti?

Come è  possibile che a molti funzionari, dall’alto delle loro cariche, non sorgano mai dei dubbi e continuino a diffondere una cultura cinofila che non serve minimamente alla realtà dei pastori?

Perché si continua a sostenere che il buon cane Anti Lupo debba stare in mezzo al gregge, mentre nella realtà serve l'esatto contrario?

Quale sarebbe il motivo per il quale il cane da guardiania dovrebbe difendere le pecore che gli vengono affidate? Credete veramente che lo faccia perché le ama, come si racconta nei cartoni animati?

 

 

Come si può immaginare di contrapporre un cane da pastore alimentato a croccantini a un branco di lupi che uccide fin da giovane le sue prede per poter sopravvivere?

Come è possibile pretendere dai pastori che trasformino i loro cani in soldatini ubbidienti (quando gli stessi dovrebbero poi vedersela di notte contro il più selvatico dei predatori) pensando di risolvere così il problema dei turisti che salgono in montagna per hobby una volta alla settimana?

 

Si vogliono dare dei cani da guardiania ai pastori per aiutarli realmente o solo per far vedere all'opinione pubblica che si fa qualcosa anche per loro?

Che significato ha voler chiamare “cani da guardiania” degli animali che impallidiscono di fronte alle qualità di un semplice meticcio come il "lupetto" di Guido?

 

 

Cosa ne dite del recente fallimento della Francia che, dopo aver decantato per anni le qualità dei loro Patù (Cane da montagna dei Pirenei), averli esportati anche in Italia, oggi si vedono costretti ad autorizzare l’abbattimento dei lupi, poiché non sanno più come difendersi dalle loro predazioni? Sbaglio o fino a poco tempo fa era considerato oro colato tutto ciò che arrivava di "scientifico" dai ricercatori dell'oltralpe?

 

 

Da quando sono arrivati i "3 moschettieri” nel gregge di Guido, i lupi non si sono più visti, eravamo così increduli che abbiamo addirittura pensato che se ne fossero andati per sempre! Illusione finita non appena Guido ha perso una pecora in altura e i lupi se la sono sbranata nella stessa notte.

 

Solo uno sprovveduto potrebbe garantire a Guido che oggi, con BAJKAL, KIR e LAIKA potrà stare tranquillo di non subire più attacchi: non esistono cani capaci di competere totalmente contro le strategie dei lupi, l’astuzia e il temperamento dei selvatici sono doti che non possono MAI essere paragonate a quelle dei cani.

In Natura accade di tutto e gli imprevisti sono sempre in agguato, è facilmente immaginabile però che, partendo da dei buoni soggetti come questi (che almeno non temono i cani!) Guido e Andrea potranno costituirsi presto un buon branco di animali capaci di creare serie difficoltà a chiunque vorrà sottrarre le loro pecore.

 

 

La vera casa del pastore è la montagna, il suo unico patrimonio è il gregge, chi vuole sottrarglielo è il lupo e solo i cani possono limitare i suoi danni. Devono però essere soggetti di elevata qualità, poiché …si fa presto a dire cani Anti Lupo! Ma la realtà è sempre ben diversa dalla fantasia....

 

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