IL CANE PASTORE TURKMENO
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22/04/2017 - E’ uscito il mio nuovo libro sui cani aborigeni dell’Iran!



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IL TURKMENO - www.pastoredellasiacentrale.it - 349 33 35 668

 

Prefazione di Ivan Paone

 

Ezio Maria Romano, zaino in spalla (letteralmente e non in senso figurato), si è rimesso ancora una volta in viaggio alla ricerca delle radici del cane ancestrale, quello che popola i suoi sogni, che anima le sue ricerche, che alimenta la sua passione.

 

Da dove viene questo splendido animale? Qual è la sua essenza? Il suo autentico carattere?

Inseguendo le risposte a queste domande, Ezio Maria Romano ha raggiunto i confini del mondo, girando alla larga dalle mete pubblicizzate dai depliant turistici e entrando in contatto con gli utilizzatori autentici dei cani da lavoro. Ovvero i pastori.

 

Questa volta è toccato all'Iran, Paese di antica civiltà che, come leggerete nel libro, ha lasciato in Ezio un'impressione decisamente migliore rispetto a tanti altri posti dell'Asia Centrale visitati dall'autore nel suo eterno peregrinare.

Ezio Maria Romano è appena tornato dal suo ennesimo viaggio che già sta programmando il prossimo, alla ricerca di altre risposte ad altre domande, eternamente insoddisfatto. Viene da chiedersi perché faccia tutto questo, perché abbia tanto desiderio di vedere, di capire, a che pro si sobbarchi tanti disagi.

 

La sua sembra quasi una battaglia disperata. La sua cinofilia, così dissacrante, conquista i puri di cuore ma scatena le invidie e le antipatie dei cinofili ufficiali (per non parlare di larga parte dei veterinari), i suoi "colleghi" allevatori lo gradiscono come il fumo negli occhi.

Ma egli, imperterrito, tira dritto come un fuso. E studia, e viaggia, e legge, e scrive. E ha una cultura cinofila immensa.

 

Leggere i suoi libri non basta per apprezzarla.

Per soppesarla sarebbe necessario avere uno dei suoi cani sin da cucciolo.

Egli, allora, vi spiegherebbe per filo e per segno come crescerebbe il piccolo pastore dell’Asia centrale, quali sarebbero i suoi comportamenti con il trascorrere dei mesi, come muterebbe il suo carattere, quali sarebbero i problemi e le gioie che vi regalerebbe. E vi stupireste vedendo che le previsioni si avvererebbero per filo e per segno. Ogni cambiamento del vostro cucciolo sarebbe stato previsto nei dettagli da Ezio, sia nei tempi che nei modi. In questo consiste conoscere i cani.

E a questo serve spaccarsi la schiena nelle montagne dell'Asia centrale o lungo le mulattiere dell'Iran: conoscere, capire, interpretare, appassionarsi, spiegare, far capire, amare questo splendido animale, il cane, che tanto tempo fa, l'uomo, improvvisamente impazzito, ha deciso di trasformare in chihuahua o barboncino nano, spazzando via anche la minima parvenza del fiero e antico progenitore: il lupo.

 

Buona lettura.

 

Ivan Paone – Giornalista.

 

Cagliari, 10 Aprile 2017.

 

 

Presentazione del libro

 

 

Allevavo a livello amatoriale il cane da pastore dell’Asia centrale da qualche anno, non sapevo ancora nulla sul continente medio asiatico, né di quanto l’Unione Sovietica fosse riuscita nei tanti anni di dominio a condizionare le autentiche tradizioni di quel popolo; non immaginavo ancora che un giorno l’Asia centrale sarebbe diventata una terra importante per me tanto da recarmici più volte, per incontrare i suoi cani che erano riusciti a rapire il mio cuore di cinofilo. Allora, ero semplicemente un appassionato di cani da pastore di cui possedevo due soggetti (vendutimi da un amico addestratore) molto più piccoli e leggeri di quelli presentati sui siti di coloro che allora mi apparivano come esperti della razza. Un giorno decisi così di partire per l’Ungheria: con l’aiuto di una traduttrice locale, volevo incontrare gli allevatori di quei soggetti che vivevano ormai da anni nel mio giardino e dei quali ero molto soddisfatto sia per il loro equilibrio caratteriale che per la loro rusticità. Con loro, avevo finalmente trovato i cani sempre sognati! Discreti, apparentemente tranquilli ma improvvisamente reattivi in caso di necessità, molto protettivi nei confronti di tutta la famiglia ma, soprattutto, frugali e rustici all’inverosimile.

Poco lontano dal confine con la Serbia ebbi modo di conoscere, per pura casualità, una coppia di allevatori di bestiame: mucche, pecore, capre, cavalli, i quali avevano anche dei cani da pastore dell’Asia centrale finalizzati al lavoro di guardiania anti lupo, mi dissero che spesso inviavano i loro cuccioli in Transilvania per supportare i pastori che vivevano vicino alla foresta nelle loro battaglie contro i predatori.

 

A dire la verità, il baule della mia automobile era già pieno di cuccioli che avevo acquistato nei giorni precedenti dai vari allevatori conosciuti durante il viaggio, però, viste le qualità caratteriali che dimostravano i cani di questi allevatori di bestiame, volli acquistare anche da loro un cucciolo da portarmi in Italia. Non appena la mattina seguente salii in auto per avviarmi sulla strada del ritorno, capii in pochi istanti che non tutti i cani da pastore dell’Asia centrale erano uguali e che non bastava riportare il nome della razza sul pedigree per appartenere realmente alle antiche genetiche originali del misterioso continente medio asiatico. L’ultimo cucciolo introdotto la sera precedente nel baule stava dormendo “in diagonale” occupando quasi tutto lo spazio, mentre gli altri si trovavano ammassati in un angolo (mi pare di ricordare fossero sei) senza nemmeno osare girare la testa per guardarlo, né tanto meno muoversi, per il timore di disturbarlo. A volte la strada causava dei sobbalzi facendo spostare leggermente il gruppo di cuccioli dalla loro postazione ma bastava un semplice ringhio baritonale del “solitario” per rimandarli nella posizione di partenza.

Chiamai questo cane Nomad e, anche se da adulto non si rivelò mai un grande guardiano contro gli estranei, fu proprio lui a farmi maturare il grande desiderio di approfondire le mie ricerche su quanto esisteva ancora di autentico in Asia centrale su questa razza, incontrata da pochi anni ma per la quale stavo già provando un’attrazione quasi fatale.

 

Chiesi ai proprietari di Nomad se non fossero mai stati in Asia centrale, visto che allevavano dei magnifici cavalli Akal Tekke, razza purosangue di origine turkmena, e la loro risposta fu immediata: “Siamo stati in Iran e pensiamo che il meglio di questi cani, oggi si trovi laggiù!”.

 

Io non diedi troppa importanza alle loro parole, poiché sapevo che erano ben altri i principali stati che la geografia politica considerava come appartenenti all’Asia centrale, tant’è che la mia ricerca partì proprio da quelli: visitai prima il Turkmenistan e la parte desertica dell’Uzbekistan, poi il Tagikistan, nuovamente il deserto del Karakum in Turkmenistan, in seguito il Kirghizistan e il sud del Kazakistan. Probabilmente sbagliai a non tenere in considerazione quelle parole, infatti nel mio viaggio in Iran incontrai alcune famiglie di pastori nomadi addirittura più antiche di quelle che vivono nel cuore dell’Asia centrale. Ognuna possedeva a custodia delle greggi vari cani da pastore dotati di un carattere così reattivo e coraggioso da farmi rimanere a bocca aperta. Tutti erano morfologicamente molto simili a quelli che vidi allora da quella coppia di allevatori di bestiame, dai quali acquistai in seguito altri soggetti i cui discendenti utilizzo ancora oggi per selezionare i miei migliori cani destinati alla guardia della proprietà e la protezione della famiglia.

 

Visitare l’Iran, oggi chiamato Repubblica Islamica dell’Iran, è stata un’esperienza cinofila molto formativa che ho avuto il piacere di condividere con il mio compagno di viaggio Gregorio Torchia, sempre pronto ad aiutarmi in ogni difficoltà incontrata durante questa mia nuova spedizione.

L’Iran è un bel paese, molto interessante da visitare anche per chi non è amante dei cani, credo che ci ritornerò, anche perché ho lasciato su quelle montagne e in quei deserti ancora molti segreti da scoprire sui loro cani straordinari, i quali, pur essendo i più antichi del mondo, risultano ancora sconosciuti a gran parte di noi cinofili occidentali.

 

Ezio Maria Romano

 

 

I CANI ABORIGENI DELL’ASIA CENTRALE Vol. V

Il meglio dei miei viaggi

LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL’IRAN

Autore: Ezio Maria Romano

120 Pagine – 115 Fotografie a colori – Euro 22,00

 

PER ORDINARE QUESTO LIBRO inviare una e-mail a: amministrazione@pastoredellasiacentrale.it oppure contattare la Sig.ra ASTESANA Maddalena - Cell. 346 21 40 450.

 

 

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