IL CANE PASTORE TURKMENO
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24/06/2017 - IGOR e ASIA : “inviati speciali” contro i lupi di Siena! (VIDEO)



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CLICCARE QUI per ascoltare la testimonianza di Claudio e Mattia, il pastore di Siena e il figlio (in foto sotto), proprietari di IGOR e ASIA.

 

 

In base a molti studi fatti dai biologi ricercatori e dagli archeologi di tutto il mondo, si presume che la pastorizia superi di gran lunga i 10.000 anni di storia e sia iniziata in un territorio orientale del quale oggi fa prevalentemente parte l'Asia Centrale.

 

Ad un certo punto della sua esistenza, l’uomo primitivo (allora cacciatore e raccoglitore), capì l’utilità e l’importanza di poter catturare, per poi allevare in cattività, alcune specie di animali erbivori, al fine di poter usufruire delle loro carni ogni volta che la selvaggina cacciata non si manifestava sufficiente alla sopravvivenza della famiglia. Si pensa che i primi animali allevati furono i piccoli erbivori tipo gli ovini e, nonostante questo nuovo sistema di approvvigionamento di cibo apportò grandi benefici nutrizionali alle varie popolazioni di allora, (precedentemente gli uomini, donne e bambini assumevano proteine e grassi solo quando la caccia o la raccolta si manifestavano proficue), fu anche però la principale causa di un ulteriore aumento di lavoro a carico dell'uomo, il quale si vide costretto da quel giorno ad organizzare la propria vita in modo completamente diverso. 


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Non solo risultò necessario ingegnarsi per costruire ricoveri sicuri, capaci di evitare la fuga degli animali catturati e allevati in cattività ma, ben presto, fu basilare capire come poterli nutrire in modo adeguato tutto l'anno, per evitarne la morte o le malattie, oltre a sorvegliarli e proteggerli dai predatori che cercavano con ogni sistema di impossessarsene, per soddisfare anch'essi la loro stessa necessità di sopravvivere.

 

 

In poche parole, fin quando il bestiame visse libero allo stato brado, nessuno si dovette mai occupare del suo mantenimento, non appena nacque l’allevamento in cattività, ogni onere di mantenimento e protezione degli animali posseduti, passò invece a carico dell’uomo che lo deteneva.

 

In questa storica trasformazione delle abitudini dell’uomo, il quale passò da "cacciatore-raccoglitore" ad "allevatore", il cane ebbe sempre un ruolo di fondamentale importanza diventando senza dubbi uno dei principali protagonisti: senza di lui, nessun pastore sarebbe mai riuscito a mantenere illesi quegli animali così utili alla sopravvivenza della sua famiglia!

Il cane, animale generatosi da una graduale trasformazione di alcune tipologie di lupi, ormai presente al fianco dell’uomo da alcune decine di migliaia di anni e da sempre utile come guardiano degli accampamenti, così come indispensabile compagno di caccia, diventò anche un elemento insostituibile per la buona riuscita dell’allevamento del bestiame.

 

 

Il cane da guardiania Anti Lupo è quindi un animale MOLTO ANTICO, con una storia di migliaia e migliaia di anni!

 

I pastori di un tempo conoscevano ogni sua caratteristica nei minimi dettagli, così come la conoscono ancora tutt'oggi alcune popolazioni del mondo che noi "moderni" occidentali consideriamo arrogantemente più arretrate. In molte parti della terra, il lupo non ha mai cessato di esistere e di mettere in difficoltà gli allevatori, quindi la tradizione del cane Anti Lupo non ha mai interrotto di trasmettersi da generazione in generazione e, senza subire mutamenti, continua ad essere l'elemento principale ed insostituibile di chi si dedica all'allevamento del bestiame.

 

 

Per vari motivi, fino a meno di 30anni fa, il numero di lupi presenti in Europa si era ridotto ai minimi termini, tanto da non rappresentare più alcuna minaccia per gli animali lasciati nei pascoli. Poi, non si sa bene come, questo predatore è ritornato a popolare le nostre montagne tanto da creare negli attuali allevatori una vera e propria "disperazione"! Molti pastori e malgari di oggi lo considerano quasi una maledizione di Dio da annientare al più presto.

 

Se però si approfondisce l'argomento, emerge che il principale nemico del pastore “moderno” non sia il lupo (a pensarci bene, figuriamoci se chi sceglie di allevare animali, potrebbe intimorirsi così tanto di un altro animale!), bensì la troppa burocrazia alla quale viene continuamente sottoposto chi si occupa di allevare il bestiame. Molti lamentano che, per ogni pastore con il suo gregge, ci siano decine di funzionari che lo disciplinano, lo controllano, lo sanzionano, tanto da aver ormai modificato completamente il suo tradizionale modo di operare. In sintesi, si vorrebbe pretendere che un individuo così tanto "selvaggio", come chi sceglie di vivere per mesi isolato a 2000 mt. di altitudine in una baita di montagna o addirittura di abitare tutto l'anno al centro di un’oscura boscaglia, possa adeguarsi facilmente a procedure burocratiche sempre più complicate. In cambio di alcuni “sussidi di sopravvivenza”, elargiti oggi dall’Europa a molti pastori e malgari (non solo per mantenere viva un’antica tradizione ma anche per evitare che il suolo pubblico ritorni ad essere un’unica foresta disabitata come lo fu per millenni in era primitiva), gli si starebbe imponendo di trasformare la loro indole più antica.

 

 

Io non saprei giudicare quanto possano essere attendibili molte di queste lamentele, l'unica cosa di cui sono però testimone, quando visito i pascoli italiani, è che oggi risulta molto più facile trovare un giovane pastore capace di compilare uno dei tanti moduli previsti dagli organi di controllo, piuttosto di un altro che se ne intenda veramente di bestiame, per non parlare di cani. Probabilmente, è anche vero che il pastore di ultima generazione non capisce più nemmeno se sia più proficuo specializzarsi nel suo lavoro (come fecero i suoi avi per millenni), oppure dedicarsi alla ricerca di qualche nuovo contributo...

 

Ed è proprio in questo clima di totale sbandamento che alcune delle più storiche ed evidenti verità sul cane da guardiania Anti Lupo, si stanno smarrendo completamente, lasciando spazio alle più infondate teorie di cinofilia moderna, ovviamente promosse da chi ne trae evidenti tornaconti personali.

 

 

Il cane da guardiania Anti Lupo di razza, non ebbe mai modo di esistere in nessuna antica realtà pastorale, così come non è presente tutt’ora laggiù dove viene ancora conservata intatta l'autentica tradizione. Da noi, invece, se oggi non si posseggono cani appartenenti alle quelle poche razze "privilegiate" indicate dalle Regioni, si viene completamente esclusi dalla possibilità di aderire alla richiesta degli specifici contributi. Tutti i veri pastori sanno benissimo quanto sia inutile un cane da guardiania che stia sempre attaccato al gregge (per non dire nascosto fra gli animali dello stesso), risultando però agli occhi dei profani molto meno "pericoloso" per i turisti, si cerca invece di promuovere questa tipologia di animali! Come potrebbe mai essere ubbidiente un buon cane Anti Lupo, la quale mansione è quella di sapersi opporre con determinazione alla grande astuzia del predatore selvatico? Eppure si stanno "spacciando" ovunque sistemi di addestramento per insegnar loro ad ubbidire ai comandi come fossero cani da compagnia. Si può forse immaginare che il cane da guardiania protegga il gregge, se non per l’interesse che prova verso lo stesso in qualità di sua importante riserva di cibo? Certamente no! Eppure, per favorire alcune aziende produttrici di crocchette, c’è sempre chi cerca di occultare istituzionalmente la verità, proponendo questo moderno sistema di alimentazione per cani, anche per quelli che lavorano nei pascoli. E così via, per far sì che anche il lupo possa diventare un business appetitoso per tutti!

 

Noi della Federazione Italiana Cani da Guardia, tramite il nostro CISCAL – Centro Italiano Selezione Cani Anti Lupo, cerchiamo da anni di aiutare i pastori professionisti (allevatori con più di 100 capi e senza altre attività in essere) in crisi per le predazioni dei lupi. Lo facciamo da sempre GRATUITAMENTE e solo per la grande passione che proviamo nel conservare questa antica tradizione. Pensate forse che le autorità ci aiutino in qualche modo a sviluppare questa nostra missione? Purtroppo no! Anzi, ci capita spesso di essere ostacolati in ogni modo!

 

 

Claudio è un pastore di 65 anni (molto ben portati) che, dopo un breve trascorso come insegnante in una scuola di Milano, ormai da più di 30 anni ha scelto di vivere con la sua famiglia (una moglie e due figli) in un isolato casolare situato in una boscaglia della provincia di Siena, a contatto con la Natura "più selvaggia". Allevando un centinaio di pecore da latte, produce del buon formaggio che vende ogni settimana nei vari mercati del circondario.

 

Claudio mi contattò l’anno scorso, in occasione del 2° Stage Nazionale sul cane da guardiania Anti Lupo, organizzato dal nostro CISCAL – Centro Italiano Selezione Cani Anti Lupo - in un agriturismo della Toscana, nei pressi di Barberino di Mugello FI, una zona sempre particolarmente “martoriata” dalle predazioni. 

 


Al telefono mi disse: “Chiamo da Siena ma, anche se mi interesserebbe molto l’argomento che tratterete nel vostro stage, non potrò unirmi a voi poiché ho vari impegni con la mia azienda agricola dalla quale non riesco mai a svincolarmi, chiederò però ad uno dei miei figlioli di partecipare. Io possiedo già tre cani da guardiania ma, sarà perché sono già un po' vecchiotti, poco tempo fa ho comunque subito una predazione dei lupi a danno di alcuni capi del mio gregge, vorrei quindi avere maggiori informazioni su questi nuovi soggetti che voi cedete ai pastori, anche perché qui da noi i lupi ci sono eccome e predano tutto l’anno!”.

 

 

Per quanto possano manifestarsi insidiose le predazioni dei lupi a danno dei pastori delle Alpi e degli Appennini i quali, durante per il periodo estivo, si recano in alpeggio con il loro bestiame, vi lascio immaginare le difficoltà degli allevatori che si trovano con la loro azienda agricola all’interno di fitte aree boschive, luoghi in cui i lupi vivono abitualmente e cacciano tutto l’anno.

 

 

Come anticipatomi da Claudio, il figlio Mattia partecipò attivamente al nostro Stage e fu così che ci accordammo sul da farsi poiché, aumentare la protezione del gregge di Claudio, era ormai diventata un’esigenza più che impellente.

 

In Piemonte, stavano ormai per scadere i termini entro i quali si poteva aderire al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, con la possibilità prevista per tutti gli allevatori di bestiame di poter ricevere un contributo su ogni ettaro di pascolo praticato durante l’alpeggio. Una delle prerogative per incassare quel denaro era l'obbligo di possedere alcuni cani da guardiania Anti Lupo appartenenti però solo a 3 razze prestabilite (pastore Maremmano-Abruzzese, cane da montagna dei Pirenei e pastore del Caucaso), mentre tutte le altre erano state escluse e non davano diritto agli allevatori di bestiame di ricevere il denaro previsto dall'Unione Europea, la quale aveva scelto di lasciare alle varie Regioni le arie modalità da applicare. 

 


Un pastore con il quale stavo lavorando da anni, munito di alcuni cani forniti dal CISCAL, pur essendo molto soddisfatto dei soggetti Anti Lupo adottati, mi chiese di aiutarlo a ricollocarne alcuni, vista la sua necessità di adottarne altri (appartenenti ad una delle tre razze stabilite della Regione Piemonte) senza dei quali non avrebbe avuto diritto ad accedere ai fondi, come previsto dal bando.

 

 

Uno di questi era IGOR, allora con poco più di un anno d'età (quasi tutto trascorso all'interno di un gregge), compresa l'appena terminata esperienza estiva in alpeggio al fianco di un ottimo branco di cani anti lupo che aveva lavorato sulle Alpi Marittime, in una zona dove i predatori si facevano sentire molto spesso. 

 

IGOR non era un “cucciolone” qualsiasi, così come oggi se ne incontrano molti nei nostri pascoli, bensì un ottimo figlio di Furuk,

 

 

nipote del mitico CURUC (nella foto sotto), un famoso soggetto utilizzato da anni come stallone di spicco dai pastori rumeni della Transilvania, in una zona a ridosso della foresta nella quale la minaccia dei lupi e degli orsi mette da sempre in difficoltà l’economia delle aziende locali.

 

 

Proposi a Claudio di adottare IGOR, il quale accettò con entusiasmo, sia per la fiducia che diceva di deporre nella mia esperienza, sia per la sua pressante necessità di inserire presto nel suo gregge un soggetto già un po’ adulto, al fine di scagionare con ogni sistema l’eventuale possibilità che i lupi tornassero a farsi sentire.

 

 

Ricordo ancora come fosse oggi il giorno in cui arrivai a Siena con il giovane IGOR, deposto in un trasportino sistemato nel retro della mia auto. Tutta la famiglia di Claudio era molto entusiasta di ricevere un altro guardiano protettore del loro gregge, verso il quale provano da sempre un affetto che va molto oltre dal semplice rendiconto di poterne ricavare il latte utile per il loro formaggio.

 

 

Non appena scaricai IGOR nel cortile di quella azienda agricola, posizionata in un vero e proprio paradiso naturalistico, non essendo la stessa provvista della minima recinzione di contenimento, permise al cane di inoltrarsi subito verso la boscaglia, sparendo fra il verde nella macchia. Molto preoccupato, Claudio esclamò prontamente: “Mi sa che l’abbiamo perso per sempre, chissà dove sarà andato!?”.

 

 

Conoscevo molto bene le doti di IGOR in qualità di cane Anti Lupo e sapevo quindi come si sarebbe comportato. Mi incamminai lentamente all’interno della boscaglia e camminai fin quando lo trovai intento ad annusare varie parti di quel territorio, dove forse erano appena passati alcuni lupi o altri animali selvatici. IGOR marcò abilmente con la sua urina varie zone di quella boscaglia per poi direzionarsi verso di me, lasciandosi infilare il guinzaglio per farsi condurre dove desideravo. 

 

 

IGOR si inserì con grande facilità in quel branco di cani, presenti da anni nel gregge di Claudio, credo anche perché i "vecchietti" capirono molto rapidamente quale importante contributo avrebbe apportato alla sicurezza di tutti! Tant'è che da quel giorno non ci furono più predazioni.

 

Alcuni mesi fa ho portato a Claudio un’altra giovane compagna da affiancare ad IGOR, una cucciola di nome ASIA, nata direttamente da un gregge che pascola sulle montagne piemontesi, anch’esso protetto da una coppia di cani donati dal CISCAL.

 

 

Per adesso, ASIA è ancora solo una “bambina”, pur dimostrando già un ottimo carattere, tanto da farmi pensare anche a lei come un futuro ottimo cane Anti Lupo.

 

E' normale che i pastori vorrebbero sempre ottenere al più presto dei buoni risultati dai loro cani da guardiania, evitando così i vari disagi che creano i soggetti ancora giovani e quindi immaturi. La Natura però non concede mai sconti sui tempi di maturazione di ciò che concepisce e quindi non si possono mai pretendere troppe prestazioni da soggetti che non abbiano almeno compiuto i 4 anni di età.

 

Consiglierei invece a tutti gli allevatori di essere molto più previdenti nel voler proteggere le loro greggi e non aspettare il momento in cui i lupi attaccano il bestiame (con inevitabili danni, a volte anche molto consistenti), per iniziare a pensare come costituire un buon branco di cani da gregge.

 

 

Per noi del CISCAL, ogni volta che visitiamo un pastore che si manifesta soddisfatto dei nostri cani, è sempre una grande soddisfazione poiché, pian piano, vediamo premiato il nostro sforzo di diffondere la cultura dell’autentico cane Anti Lupo, fatta innanzitutto di pratica e non di sola teoria.

 

E’ pur vero che i tempi sono cambiati e che l’allevatore del terzo millennio non è più quello di un secolo fa, oggi abita spesso in case confortevoli, usa il cellulare, sfoggia eleganti fuoristrada, per non dire che a volte risulta addirittura laureato. Se però, vorrà continuare a portare i suoi animali al pascolo senza correre troppi rischi, dovrà imparare a conoscere presto come scegliere e gestire bene questa tipologia di cani, poiché il lupo non ha seguito lo stesso progresso dell'uomo (se di progresso si può parlare!), bensì è rimasto ancora quello di sempre, capace di predare come faceva già migliaia anni fa!

 

 

Da alcuni mesi è disponibile un mio libro su questo argomento, dal titolo "LUPI, CANI E PASTORI - Conoscere meglio il cane da guardiania", edito da PRIMALPE. Chi fosse interessato a riceverlo può CLICCARE QUI per maggiori informazioni.




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