IL CANE PASTORE TURKMENO
sikurt - sicurezza abitativa anticrimine
 
04/12/2017 - Il mio viaggio negli USA: scoprire i segreti del lupo per conoscere meglio il cane da guardia



INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE

INGRANDISCI IMMAGINE
Se è vero che per molti allevatori il ritorno del lupo sulle nostre montagne sta rappresentando un disagio tale da essere addirittura additato come un reale impedimento per lo sviluppo della loro attività zootecnica, riuscire a scoprire almeno qualcuno dei tanti misteri che ci riserva questo “famigerato” predatore, può essere la strada migliore per capire molte sfaccettature comportamentali del nostro cane domestico, suo innegabile discendente.


Sono sempre stato convinto che non si possa raggiungere una buona conoscenza del comportamento del cane domestico, senza dedicarsi con impegno alla scoperta del lupo ed per questo che,  non solo in qualità di allevatore e cinofilo specializzato in cani da guardia e protezione familiare, bensì anche come responsabile del CISCAL – Centro Italiano Selezione Cani Anti Lupo (organo della Federazione Italiana Cani da Guardia), dopo aver viaggiato per anni nei vari stati dell’Asia Centrale, così come in Mongolia, Nepal, Tibet, Anatolia, Caucaso, etc., ho deciso di intraprendere una serie di trasferte negli Stati Uniti con lo scopo di migliorare la mia dimestichezza con questo animale selvatico, tra l’altro ritornato da anni a vivere sulle nostre montagne.


Nonostante in questi ultimi 50 anni, molti stati americani abbiano assistito ad una drastica riduzione del numero di capi di questo carnivoro, dovuta ad un irragionevole abbattimento di massa ad opera dei cacciatori per hobby, (spesso bracconieri, unicamente interessati a ricavarne pelli e trofei da poter esportare in tutto il mondo), non credo esista altro luogo sul nostro pianeta nel quale il comportamento del lupo sia stato studiato così approfonditamente come negli USA, oggi con il principale obiettivo di volerlo reintrodurre dove risulta estinto, considerata la convinzione di molti biologi dei notevoli benefici che l'esistenza di questo animale possa apportare all’intero ecosistema.


Negli Stati Uniti, il lupo grigio (progenitore del nostro lupo italiano) risulta oggi uno degli animali più osservati dai ricercatori, tanto da essere il protagonista di un numero di libri di gran lunga superiore a quelli dedicati ad una qualsiasi altra specie animale.
 
In quel continente è molto facile incontrare persone che si occupano di lupi, sia biologi riconosciuti dal mondo scientifico ufficiale, 



sia studiosi appartenenti alle tribù dei pochi nativi americani ancora rimasti, sia semplici appassionati che hanno deciso di dedicare la loro vita ai lupi, impiantando strutture gestite da volontari nelle quali vengono allevati e/o gestiti soggetti in cattività, spesso recuperati da realtà poco felici.


Un aspetto entusiasmante della realtà americana è senza dubbi la disponibilità (solitamente invece poco riscontrabile in Italia) di tutti gli esperti di lupi nell’offrire informazioni dettagliate a chiunque intenda occuparsi di questo animale. 


In cambio di piccole donazioni destinate al centro in cui operano o di lavoro volontario con gli animali, sia i biologi più famosi che altre figure meno riconosciute dall’ambiente scientifico, si manifestano sempre ben disposte a mettere a disposizione le loro conoscenze, tanto da rendere le informazioni su questo predatore molto più abbordabili che altrove.
Durante il viaggio, le mie ricerche si sono concentrate in alcune zone dove operano vari scienziati segnalatemi dall’amico Prof. Kurt Kotrschal, ricercatore e docente all’Università di Vienna, sia su altri etologi con i quali intrattenevo da tempo frequenti rapporti epistolari. 


Ho svolto la prima parte dei miei studi in alcuni centri situati sulle famose Rocky Mountains (le Montagne Rocciose) del Colorado, zona in cui il lupo si è purtroppo estinto ma dove si sta facendo molto affinché venga reintrodotto, per poi spostarmi nel nord del Minnesota, ai confini con il Canada ed infine nell’Indiana dove si trovano ottimi centri di ricerca.
E’ stata per me un’esperienza molto intensa, ricca di emozioni e di nuove cose imparate su questo animale incredibilmente misterioso, spesso incomprensibile anche per chi lo studia da decenni, tant’è che non esistono veri esperti di lupi che accettano di essere chiamati “esperti di lupi”!


Alcuni centri di ricerca allevano cuccioli di lupo in cattività, allattandoli artificialmente fin dai primi giorni di vita per poi destinarli a diventare degli “ambasciatori” della specie selvatica, ovvero soggetti molto più socializzati con gli esseri umani rispetto a quelli cresciuti in natura. In certi casi è addirittura possibile avvicinarli ed avere con loro delle vere e proprie interazioni, a patto che si rispettino alcuni accorgimenti. Altri "rifugi" si limitano invece al solo mantenimento di quei lupi presi in adozione dalle situazioni più disparate, animali solitamente meno idonei ad intrattenere rapporti sociali con l’essere umano e per i quali è indispensabile adottare speciali accorgimenti affinché il loro stato di cattività risulti il meno gravoso possibile.


Alcuni biologi che ho incontrato mi hanno spiegato come la drastica diminuzione dei lupi negli USA (da oltre 50.000 capi in passato a poche migliaia di oggi) abbia favorito un sensibile aumento di cinghiali, causando danni incalcolabili a molte aree coltivate, così come indotto ad una sovrappopolazione di sciacalli e di volpi, i quali stanno estirpando molte qualità di uccelli e piccoli roditori. In ugual misura, varie specie di uccelli necrofagi, molto diffusi nelle praterie americane, si stanno ormai estinguendo poiché non trovano più le carcasse di animali con le quali cibarsi e poter sopravvivere. In molte zone, i cervi ed altre specie di ungulati sono diventati così numerosi da riuscire ormai a consumare quantità incalcolabili di salici e di betulle, per secoli destinate invece all’alimentazione di animali tipo i castori, ottimi per la creazione dell’habitat ideale di varie specie di pesci e altri piccoli anfibi estremamente utili alla biodiversità.
Ascoltando i commenti di vari studiosi degli USA, pare proprio che il lupo, oltre a non poter essere considerato un animale pericoloso per l’essere umano, risulti provvidenziale per un armonioso equilibrio di tutto l’ambiente naturale (deduzione più che logica e comprensibile poiché, se la Natura lo ha creato, significa che non possiamo farne a meno).


Interagire con un lupo è una sensazione inspiegabile, un misto tra il timore per una sua eventuale improvvisa ed imprevedibile reazione ed una magica e forte emozione, alla quale non è facile resistere se si è scelto di studiare a fondo il comportamento degli animali. In quei momenti si ha la sensazione che l’animale stesso trasmetta la chiave esatta su come poterlo capire meglio nella sua identità così lontana dalla nostra di esseri umani.


Se ti trattieni dalla voglia di volerlo avvicinare rapidamente, è possibile che sia lui a volerti raggiungere spontaneamente per capire chi sei, cosa vuoi ed il perché sia entrato nel suo territorio. Non appena però cerchi di invadere leggermente la sua identità di animale incredibilmente schivo ed appartenente ad un mondo completamente diverso e lontano dal nostro, ecco che lui si allontana di scatto, per poi diventare molto più diffidente di prima e con poche intenzioni di voler ripetere altre interazioni così ravvicinate. In ogni caso, la lealtà del lupo che accetta un incontro ravvicinato con l’uomo è solitamente molto evidente, tanto da tollerare anche chi tende a dimenticarsi che lui non è un cane domestico, verso il quale ci si può permettere più di tanto.


Mi trovavo nel recinto con alcuni lupi di un centro ricerca situato ai piedi delle Montagne Rocciose, in compagnia di un’allevatrice di cani arrivata dal Texas, anche lei presente all’interazione con lo scopo di imparare qualcosa in più sugli animali che gestisce da anni. Ad un certo punto mi accorsi che, secondo la mia opinione, stava esagerando un po’ troppo con un soggetto che le si era avvicinato, anche se lo stesso pareva tollerare ogni suo comportamento. Non ebbi il tempo di riflettere su cosa stesse facendo, che il lupo l’aveva già impietrita con un ringhio secco, baritonale ed estremamente significativo tanto da impaurire anche me che non ero il diretto interessato.


“Che bella lezione di cinofilia reale ha saputo darle quell’animale in soli pochi istanti!”. Senza infierire minimamente, in meno di un secondo le ha fatto comprendere il contenuto di dieci libri interi sul comportamento animale! Tant’è che l’allevatrice, vistosamente impallidita, non ebbe più nemmeno il coraggio di riavvicinarlo anche senza toccarlo, così come immagino abbia riflettuto molto nei giorni seguenti su quanto accaduto.


Come hanno sempre sostenuto i nativi americani, anch’io credo che i lupi siano animali eccezionali, direi appartenenti ad una "specie" superiore alla nostra, quasi divina e sono assolutamente convinto che se l’uomo, invece di perseguitarli da sempre per futili motivi, avesse saputo cogliere negli anni l’essenza della loro identità, oggi la nostra sarebbe una società decisamente migliore.


CLICCA QUI PER SCOPRIRE
"I Miei Segreti Sul Cane Da Guardia!"

Più di 4 ore di Videocorso scaricabile On-line!!
 

PASTORE DELL'ASIA CENTRALE CON PEDIGREE
ALLEVAMENTO PASTORE DELL'ASIA CENTRALE
ALLEVAMENTO CANE DA GUARDIA
ADDESTRAMENTO CANE DA GUARDIA
ADDESTRAMENTO CUCCIOLI