Era da tempo che aspettavo questo momento, dopo aver visitato io il Turkmenistan ed i suoi cani, desideravo che un “autentico” esperto della razza potesse vedere direttamente i miei soggetti e darmi un giudizio sulla loro qualità.
Non appena rientrato in Italia, avevo iniziato subito a muovermi, affinché tutto ciò avvenisse e dopo tanta fatica, sono riuscito a portare un po’ di cultura turkmena a casa mia!
Abdylla Geldiyev, ha finalmente ottenuto il visto ed è potuto restare una settimana, con la moglie, ospite del mio allevamento.
Per quanto ne sappia io ed anche lui, Abdylla Geldiyev è il primo esperto di Alabai che sia mai venuto in Italia, solitamente si è sempre sentito molto clamore quando un esperto di razza russo, si è recato per qualche esposizione molto importante.
Ma ora, ho imparato molto bene, in questi giorni, cosa sono gli Alabai Turkmeni e cosa invece gli Ovcharka russi!!
Abdylla oltre ad essere un professore di lingue straniere all’Università di Ashgabat e parlare benissimo l’inglese, è anche un grande amico oltre che allievo di Kyarizov, il più importante e storico allevatore di cani da Pastore dell’Asia centrale di tutto il Turkmenistan e quindi del mondo.
Nipote di autentici pastori del Karakum Desert, trascorre spesso settimane nelle parti più isolate del Turkmenistan dove non c’è nulla tranne un uomo, qualche cane, pecore e molti predatori che se le vogliono mangiare, vista la penuria di selvaggina che caratterizzano quegli ambienti.
E’ un grande cultore dell’ autentico Alabai “aborigeno”, ovvero quello che nacque anticamente con questi pastori e si è riprodotto fino ad oggi spontaneamente: il “vero” cane per antonomasia!
In molti discorsi, lui ha spesso ripetuto la frase: “Alabai came from Nature!”.
Abdulla è rimasto ospite del mio allevamento, fino al 4 di Settembre, dopodiché è ripartito per Ashgabat la capitale del Turkmenistan.
Sono stati giorni di studi molto intensi sulle seguenti tematiche:
- morfologia del Turkmen Alabay originale
- come riconoscere un “vero” cane da Pastore dell’Asia Centrale “originale”, ben diverso da altri meticci, incrociati con varie tipologie di molossi
- il suo carattere e comportamento
- le principali linee di sangue
- la fisolofia dei pastori del Karakum Desert
- i cani aborigeni, da combattimento, da esposizione e da guardia.
- la scelta dei cuccioli
- perché l’Alabai ha bisogno di una selezione particolare, per fare la guardia alla proprietà
- i soggetti preferiti dagli allevatori russi ed ukraini
- gli Albai ed i lupi
- le dimensioni dell’Alabai originale
- come riconoscere un cucciolo di un vero Turkmen Alabai
- quando matura e quindi si può giudicare un Alabai
- …e molto altro.
Nonostante io non abbia mai avuto l’ambizione di rivendicare l’originalità dei miei cani, poiché io seleziono innanzitutto soggetti equilibrati da destinare alla guardia alla proprietà ed alla protezione familiare, sono rimasto sorpreso di come lui non abbia prestato alcuna attenzione ad alcune particolarità, che io ritenevo un po’ discostanti, secondo quanto si legge spesso nei siti internet europei, dalla tipologia originale Turkmena.
Mi ha raccontato come i migliori allevatori e trainer di Alabai da combattimento, non abbiano mai esitato a portare avanti, qualsiasi soggetto che dimostrasse un forte carattere, anche se completamente discostante da quelli che erano i parametri standard delle linee di sangue storiche originali. E’ così infatti che nacquero le varie tipologie di Alabai, molto diverse fra di loro, eccezione fatta da quelli di statura molto imponente, con testa molto grande, che non hanno alcuna radice storica in Turkmenistan.
La verità è sempre la stessa: è stato estremamente facile per i russi, ucraini ed altri popoli dell’Est, raccontarci cosa hanno voluto su questi cani, in quanto in Turkmenistan, nessun esperto di razza, non è mai potuto venire in Europa, né conosce la nostra lingua. Anche l’inglese, è ancora un privilegio di pochi.
Ho voluto mostrare ad Abdylla, molte fotografie su internet ed alcuni soggetti dal vero dei comuni cani d Pastore dell’Asia Centrale, facilmente reperibili sul mercato europeo, ovvero dei classici “giganti” che appassionano molti fanatici delle esposizioni.
Abdylla ha sempre riso divertito, scuotendo la testa e raccontandomi molti episodi che mi hanno schiarito finalmente le idee su molti miei dubbi. Adesso conosco la verità ed il perché della presenza di questi soggetti in Europa!
Da esperto di cani da combattimento, mi ha ripetuto più volte che mai nessun dei loro Alabai, veramente forte (ciò che loro chiamano “the gladiator”), ha mai raggiunto dimensioni elevate e spesso nacque da femmine di poco più di 60 ma con grande predisposizione al lavoro.
Anche in Turkmenistan, tutti sanno che possono nascere degli scherzi della natura molto più grandi della media, come succede nell’uomo, ma vengono immediatamente scartati in quanto non idonei al lavoro. Loro li chiamano con una termine turkmeno che si può tradurre in italiano “sacchi per allenamento”, ovvero cani che vanno bene solo per essere morsicati dagli altri o diventare un sostanzioso pasto per i lupi.
In passato, a qualche straniero, piacquero molto questi scherzi della natura e se li comprarono, dando il via, così, all’attuale stirpe dei “giganti”, ottimi innanzitutto per le cliniche veterinarie e per i mangimifici.
In questi giorni, ha esaminato spesso i miei soggetti sia sotto il profilo morfologico che caratteriale. A dire il vero, i nostri obiettivi sono molto differenti e spesso opposti, io seleziono cani da guardia, riluttanti l’estraneo, possibilmente tollerante agli altri animali della famiglia, lui invece ha una cultura del cane che debba combattere in un’arena e lasciarsi maneggiare da qualsiasi umano che lo avvicini. Quando si avvicinava alle recinzioni, i miei cani gli scagliavano contro e lui spesso ridendo mi ripeteva che questi cani non potrebbero andare bene per loro che vogliono il cane concentrato solo sull’animale e non sull’uomo.
Mi ha raccontato che alcuni pastori del Karakum Desert hanno ancora cani così inavvicinabili dall’uomo, mentre in città la selezione per i combattimenti ha ormai tolto molto di questa caratteristica antica.
La morfologia di alcuni dei miei soggetti lo ha affascinato molto e mi ha garantito che sono di sangue originario turkmeno, altri crede possano provenire da altri stati dell’Asia centrale.
Ma non è stata la morfologia, che ha catturato molto del tempo trascorso a parlare di cani, lui stesso mi ha detto che oggi si parla molto delle varie linee di sangue che fanno capo a cani famosi nei moderni campionati di combattimento.
Oggi sono diventate famose le linee di sangue dei campioni del ring: Ak-Yekemen, Gara-Yekemen, Gara-Kelle, Sari-Yolbars, AK-Gus, Tohmet, Kopr-Gaplan, etc.. ma tutto ciò è iniziato negli anni 70’, il vero ed autentico Alabai, nacque spontaneamente alcune migliaia di anni fa. I pastori selezionarono soggetti capaci di fronteggiare il lupo, discorso ben diverso dalle semplici competizioni agonistiche.
E’ stata un’esperienza molto emozionante che mi ha indotto a riflessioni importanti che svilupperò in futuro nel mio lavoro di selezione e mi è servita per convincermi, ancora una volta, che la verità non sta mai a portata di mano, bensì bisogna avere la voglia e la passione di scoprirsela da soli!
Altre foto:
http://www.pastoredellasiacentrale.com/dett_news.asp?id=738
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