La mia esperienza |
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La mia esperienza coi cani da guardia ha origini remote, mio padre era un appassionato cacciatore ed io nacqui nel 1961 in una casa dove avere un cane era normale, invece di buttare gli avanzi di cucina …si davano al cane! Allora, specialmente nei paesi, non si sentiva a parlare di cani selezionati da guardia o da difesa, solitamente la gente si procurava un cucciolo che fin da piccolo viveva fuori di casa. Se era un “buon cane” doveva fare tutto. Andava al pascolo, giocava coi bambini, faceva la guardia e se ne aveva le doti andava a caccia. Poiché la selezione morfologica esasperata non aveva ancora fatto i suoi danni, i cani erano generalmente molto rustici, vivevano in cortile tutto l’anno e quando si ammalavano incontravano raramente il veterinario, dedicato prevalentemente al bestiame da allevamento ed ai pochi cavalli rimasti. I cani furono sempre la mia grande passione e anche quando avvenimenti della vita mi portarono a Milano, in un appartamento, mi presi un meticcio femmina di quaranta giorni e l'abituai presto a seguirmi “senza guinzaglio” fra il traffico della città, in metropolitana, ad aspettarmi fuori dei supermercati, a rimanere con me in ufficio e a fare tante altre cose al mio fianco nello svolgersi della vita quotidiana. Fortunatamente un bel giorno si avverò il mio sogno di ritornare in Piemonte ed andare a vivere in campagna e fu così che, al fianco di mille emozioni, ritornò l’esigenza “reale”di avere un cane che facesse una “vera” guardia alla mia proprietà. Solo chi vive in una casa singola, specialmente se isolata come quella in cui abito tutt’ora, si rende conto quale importanza abbia un buon cane da guardia. La tua tranquillità dipende da lui! Alla sera quando sei rilassato in poltrona, specialmente d’inverno, lui è lì fuori a controllare che sia tutto normale, se lui è tranquillo tu sei tranquillo. Alla notte quando stai dormendo nel tepore del tuo letto, lui è fuori in giardino, anche a – 10C°, che pattuglia per garantire la tua protezione. Se lui non fiata tu dormi, se lui abbaia tu controlli e poi ritorni a letto sereno e quando leggi sui giornali di irruzioni improvvise dei malviventi o di ladri entrati in casa mentre la famiglia dormiva, tu sai di essere escluso da questi inconvenienti. |
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Prima di aver la fortuna di incontrare il Pastore dell’Asia Centrale feci numerose esperienze con altre razze ma non ebbi mai molte soddisfazioni, quelli che si manifestavano aggressivi con gli estranei non mi davano alcuna garanzia per le mie bimbe e i più socievoli con loro, lo erano poi anche con gli sconosciuti. Durava da così tanto la mia ricerca di un buon cane da guardia, senza risultati, che ormai pensavo non esistesse più. Mi ero quasi convinto che il progresso e l’emancipazione dell’uomo si fossero portati via, fra tante altre cose, anche le antiche qualità del cane: voler bene al padrone e far la guardia alla sua casa. Fu proprio quando andai da un addestratore per il mio ultimo soggetto acquistato, che ebbi la fortuna di incontrare per la prima volta, quello che sarebbe diventato il cane della mia vita. Questo professionista fu subito molto chiaro con me: “Questo cane che hai comprato, se vuoi, possiamo farlo diventare un ottimo cane da difesa, ma l’attitudine a fare la guardia è un’altra cosa, deve averla nel sangue ed oggi la maggior parte dei cani, non ce l’hanno più!”. Nel frattempo, sentivo un cane che abbaiava prepotentemente dietro una siepe e nel vedermi così interessato a questo esempio di cattiveria ed ostilità mi disse: “Vieni a vedere, questo è il cane che farebbe per te, anche se io addestro da anni altre razze da difesa, per casa mia, mi fido solo di questi cani che in Italia ancora nessuno conosce: questi sono cani da pastore che provengono dall’Asia Centrale. A prima vista non mi piacque per niente in quanto non riuscivo a catalogarlo in nessuna razza che avevo visto prima di allora, ma poiché volevo anch’io e subito, un cane con quel carattere, lui mi procurò a breve un soggetto adulto di tre anni ed io iniziai così la mia storia al fianco di questa razza completamente sconosciuta. Nonostante non si dimostrò mai all’altezza di quelli che seleziono oggi, mi stupì subito una cosa: dopo pochi giorni era già diventato il mio fedelissimo cane, nonostante avesse già circa 3 anni, inseparabile compagno di gioco delle mie due figlie e dopo una settimana abbaiava con ostilità ad ogni estraneo che si avvicinava alla mia proprietà. Da quel giorno mi “ammalai” di passione per questi cani ed iniziai a studiarne dettagliatamente le caratteristiche sino a selezionare il cane che io volevo e che oggi chiamo “Il mio Pastore dell’Asia Centrale”, da destinare alla protezione della casa e della famiglia. |
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Da semplice passione ad esigenza professionale Saranno stati i miei trascorsi militari nell’Arma dei Carabinieri, sarà stata la mia formazione come istruttore di karatè e difesa personale o semplicemente il desiderio di lavorare a stretto contatto con i miei cani, che un giorno decisi di lasciare la mia vecchia professione e di fondare l’attuale SIKURT – Sicurezza Abitativa Anticrimine, un’azienda specializzata nell’offrire gli strumenti necessari per consentire alla famiglia di vivere, in casa, con sicurezza e tranquillità. |
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La ricerca fu molto travagliata in quanto quasi tutti gli allevatori, sia italiani che stranieri, sono ormai orientati verso le esposizioni di bellezza. Produrre soggetti vincenti in esposizione aumenta il prestigio dell’allevamento e offre la possibilità di vendere meglio i propri cuccioli. Gli accoppiamenti sono quindi finalizzati a produrre cani sempre più perfetti morfologicamente secondo gli standard russi che premiano prevalentemente la grande mole e la struttura molto molossoide, considerandolo discendente del mitico molosso del Tibet. Poiché la mia intenzione era però quella di per produrre cani da guardia, atletici, diffidenti e attivi, pronti ad intervenire ad ogni segnale di pericolo, dopo alcuni acquisti sbagliati, smisi di credere a molte leggende e provai a pensare attentamente alla reale tipologia di cane che aveva sopravvissuto per millenni al fianco dei pastori nomadi dell’Asia Centrale. Fu così che, dopo approfondite ricerche e valutazioni sulle componenti lipoide-molossoide del Pastore dell’Asia Centrale, insite in percentuali diverse a seconda dei soggetti, trovai finalmente la strada per selezionare e produrre il cane che cercavo. Oggi ho il piacere di possedere soggetti molto rustici, impavidi, che esprimono la loro autentica potenza quando difendono con orgoglio la mia proprietà a qualsiasi ora del giorno o della notte. Mi godo con immenso piacere le loro dimostrazioni d’affetto che mi regalano ogni volta che si avvicinano con inconfondibile discrezione. Molti giorni passati ad osservare i miei cani, infiniti tentativi fatti e preziosi consigli offertimi da addestratori di grande esperienza, mi hanno insegnato a capire il cucciolo sin dai primi giorni di vita su quali potranno essere le sue potenzialità e quindi praticarne la relativa selezione. Nessun allevatore al mondo potrà mai garantire la produzione di cucciolate completamente omogenee sotto il profilo caratteriale, questo per un principio della natura. In ogni branco animale esistono soggetti dominanti (Alfa) con altrettanti soggetti predisposti alla sottomissione (Omega). Non è assolutamente vero che dal semplice accoppiamento di due soggetti forti si ottengono tutti cuccioli di carattere forte e chi garantisce questo non ha esperienza cinofila. Quello che io posso garantire, è che fin dai primi 60/90 giorni è possibile capire quali saranno le potenzialità del cane da adulto ed offrire agli acquirenti il cane ideale che risponda alle loro esigenze. |
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Pur non essendo mia intenzione disquisire su quali e quanti cani esistano ancora oggi in circolazione rispondenti alle caratteristiche dell’ autentico Pastore dell’Asia Centrale, vi invito a fare alcune semplicissime riflessioni. |
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